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Piemonte

Il centro destra risponde a Chiamparino: da sindaco ha portato Torino ad essere la città più indebitata d’Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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roberto cotaDopo la prima frecciata di Sergio Chiamparino di una potenziale campagna elettorale  le forze che sostengono il governo di Roberto Cota replicano senza troppi giri di parole. Per Roberto Cota: “Chiamparino incoronato Presidente della Regione che parla con disinvoltura di autorevolezza e di decoro. Penso che ci sia tanta gente in giro che voglia ribellarsi al piatto che vogliono servire. A proposito di autorevolezza e di decoro, le elezioni le abbiamo vinte con i voti veri dei piemontesi. Da Presidente della Regione ho sempre tenuto lontano gli affaristi dalle stanze dei bottoni e sono sempre stato al di fuori di qualsiasi interesse economico. Abbiamo salvato la Regione dal default e salvato la Sanità, fatto politiche innovative per il lavoro e le imprese. Non ci siamo svenduti ad amici potenti, non abbiamo fatto pasticci e debiti con i derivati, abbiamo in silenzio risolto i problemi creati da altri”.

Gilberto Pichetto vicepresidente della Regione Piemonte e coordinatore di Forza Italia replica: “La dignità e la tolleranza dei piemontesi sono state messe a dura prova dai disastri finanziari ereditati dalla Giunta Bresso che, ricordo, ci ha lasciato una voragine plurimiliardaria, per non parlare della Giunta Comunale Chiamparino che ha portato Torino ad essere la città più indebitata d’Italia nonostante la grande occasione offerta dalle Olimpiadi del 2006. Prima di ergersi moralizzatori e salvatori della patria sarebbe opportuno confrontarsi con quanto ciascuno di noi ha fatto concretamente”

Mario Carossa, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Lascaris: “La credibilità che lui invoca per la Regione, il Piemonte guidato da Cota se l’è già guadagnata sul campo, aggiustando i disastri economici lasciati dalla giunta Bresso. Che poi sia proprio Chiamparino a fare la predica, lui che ha lascito Torino coperta da talmente tanti debiti che ha dovuto uscire dal patto di stabilità per non fallire, è semplicemente scandaloso. E non si è nemmeno accorto di ciò che avveniva ai Murazzi che sono a meno di duecento metri dalle finestre di casa sua come ha candidamente ammesso, dicendo di non ricordare nulla, ai magistrati, ricevendo in cambio un’assoluzione lampo”.

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