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Scuola Don Milani di Grugliasco: il Comune trasferisce i bambini, ma i genitori hanno paura per la sicurezza – fotogallery

Redazione Quotidiano Piemontese

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10407572_1461216497457131_6155801052213677628_nÈ un gioco delle tre carte che il comune di Grugliasco sta provando per recuperare liquidità a tutti i costi, ma a farne le spese, in tutti i sensi, saranno solo i bambini. In ballo ci sono almeno tre scuole del comune nella prima cintura torinese, il cui futuro si incastra come in un domino: la Don Milani verrà abbattuta, la Europa Unita non è ancora pronta e dunque la G. Ungaretti, già pronta per la demolizione, non solo resterà in piedi, ma accoglierà due sezioni della Don Milani. Le condizioni di sicurezza delle aule in cui i bambini si troveranno tutti i giorni destano però preoccupazione tra i genitori
Piccola cronistoria: la scuola media Europa Unita è interessata da dei lavori strutturali che dovrebbero consentirle di diventare un plesso in grado di accogliere anche alcune classi delle elementari. La data di fine lavori è prevista per il 2015. Nel frattempo, il comune di Grugliasco ha necessità di fare cassa, destinando all’edilizia alcuni terreni, tra cui quello della scuola dell’infanzia Don Milani. La decisione per il prossimo anno scolastico 2014/’15 è dunque quella di spostare temporaneamente gli studenti in altre strutture, nell’attesa dell’apertura
dell’Europa Unita. Alcune classi verranno trasferite alla Gramsci, istituto pienamente a norma e funzionante, mentre la gran parte (circa 70 bimbi) è stata destinata alla Ungaretti. Un rapporto del comune, però, aveva giudicato quest’ultimo complesso scolastico idoneo all’abbattimento già un anno fa. Ora, per sopravvenute esigenze, verrà riaperta grazie ad alcuni lavori di restauro.
Ciò che contestano i genitori della Don Milani, costituitisi nel “Comitato genitori scuola sicura – Grugliasco“, è la mancanza di certezze sulle condizioni di sicurezza dello stabile, nonché la mancanza di strutture per gli studenti disabili: “Un RSPP della scuola, insieme ai tecnici del Comune e a noi genitori ha effettuato un sopralluogo a marzo e ha dato l’ok per l’agibilità” – ci conferma Gian Paolo Caiazzo, padre di due piccole alunne – “ma quando abbiamo richiesto di poter vedere la relazione finale non abbiamo avuto nessuna risposta”.
Dopo mesi di domande ad interlocutori fantasma, papà e mamme hanno lanciato una petizione che in soli dieci giorni ha già raggiunto quota 150 firme: “Richiesta di sospensione degli spostamenti previsti per i bambini della scuola dell’infanzia Don Milani in attesa delle attestazioni di conformità”. Ciò su cui i genitori vorrebbero essere rassicurati è la sicurezza delle aule e delle uscite di emergenza della scuola Ungaretti, attualmente non a norma: “I bambini vengono trattati come pacchetti da spostare da una parte all’altra” – continua Caiazzo – “ma se poi ci fosse anche un minimo ritardo nei lavori rischieremmo che da un lato la Don Milani venga abbattuta e dall’altro la Ungaretti non sia ancora pronta. E a quel punto i bambini dove vanno?”. Il comitato ha anche proposto al sindaco di utilizzare i fondi ricevuti dall’indennizzo per l’inceneritore del Gerbido per ristrutturare la prima scuola e mantenerla in attività, ma l’ipotesi non sembra praticabile.
Sono attese nuove manifestazioni, nell’attesa che a settembre venga compiuto un nuovo sopralluogo alla Ungaretti dalle autorità per ottenere le certificazioni necessarie. Se tutto va bene.

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