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Falso messaggio su Facebook che annuncia 3 casi di Ebola a Lampedusa. La polizia postale arresta il responsabile, un torinese xenofobo di 44 anni

Redazione Quotidiano Piemontese

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ebola-pantelleriaCon un’indagine lampo la polizia postale è arrivata all’autore del falso allarme lanciato su Facebook per tre casi di Ebola a Lampedusa. Si tratta di un torinese di 44 anni, con precedenti di xenofobia, che è stato subito denunciato. La polizia postale è riuscita a cancellare la falsa notizia che era già stata condivisa da 27 mila profili Facebook, insieme  alla macabra foto che l’accompagnava. che  raffigurava il volto di una persona sfigurata dalle piaghe, mentre il messaggio falso parlava  di tre casi di Ebola a Lampedusa, e sosteneva addirittura che scienziati e medici temono epidemia globale. Come capita in questi casi in modo virale la foto e la falsa notizia si erano propagate su Facebook . Ma in poco tempo e con un’indagine complessa la Polizia Postale del capoluogo piemontese è risalita all’autore del messaggio e ad arrivare alla sua abitazione di Torino quando l’uomo non ha potuto che confessare di essere stato lui a confezionare il falso.

Nel pomeriggio il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si era arrabbiata durante il question time alla Camera, mostrando una foto sul proprio cellulare con il post incriminato. Tutto ciò è allucinante e ho già chiamato il ministero dell’Interno chiedendo un intervento della Polizia postale perché siamo di fronte a procurato allarme. I casi sono falsi. Non solo non c’è stato nessun caso di Ebola ma ho chiamato stamattina il centro di Lampedusa e mi dicono che negli ultimi giorni non è stato verificato nessun caso di malattia neanche lieve, Non c’è nessun rischio di contagio in Italia, c’è un grave problema in Africa dovuto a condizioni igienico-sanitarie fuori da ogni criterio dei paesi occidentali”.

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