CronacaPiemonte
Il Piemonte paga l’embargo di Putin: le pesche si fermano alla dogana russa

Primi effetti dell’embargo russo ai prodotti americani ed europei che si fanno sentire anche in Piemonte. Mercoledì scorso il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che bandisce i prodotti agroalimentari provenienti da Europa e Stati Uniti per un anno, in risposta alle restrizioni volute da Bruxelles e Washington a seguito della crisi in Ucraina. Preoccupata la Coldiretti che vede a rischio una quota di export pari a più di 700 milioni di euro e proprio dal Piemonte arrivano i primi danni per il settore. Ieri sono stati fermati alla dogana russa dodicimila quintali di pesche, rimandate al mittente sui sessanta camion che le stavano trasportando. “Il 60% dei due milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte è destinato all’estero” – ha commentato il direttore di Coldiretti, Antonio De Concilio – “ed i Paesi dell’est rivestono un ruolo di primo piano nel nostro export”.
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