Seguici su

Piemonte

Sanità: anche in Piemonte, addio alla vecchia “ricetta rossa”

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

camice medicoDallo scorso 1° settembre i pazienti di Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno detto addio alla “ricetta rossa”. Presto lo faranno anche altre regioni. Una rivoluzione che comporterà pochi cambiamenti per l’utente, che arriverà in farmacia con il “promemoria” (un foglio bianco con il medicinale prescritto), ma che dovrebbe far risparmiare un po’ di soldi alle Asl. Si calcola, che solo per il Piemonte, il risparmio si aggiri intorno ad 1,5 milioni di euro all’anno. Sul passaggio alla “ricetta dematerializzata” però le regioni viaggiano in ordine sparso. “Quasi tutte ormai stanno sperimentando anche se con risultati diversi” ha spiegato all’agenzia Ansa Daniele D’Angelo, direttore di Promofarma, la società di Federfama che si occupa di sanità digitale. “Va meglio in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana. Nelle Marche in agosto ci sono stati rallentamenti, problemi anche in Molise, Campania, Puglia. Liguria e Sardegna sono partite da poco, in Abruzzo dove in agosto ci sono stati incontri informativi per i farmacisti. Ferme Lazio, Calabria e Bolzano. A regime Sicilia, Val D’Aosta, Basilicata e Trento”. In Piemonte sono ormai oltre il 50%, circa 2.000 su 3.800 medici e pediatri, ad essersi messi in regola con le disposizioni nazionali. Al momento la “ricetta dematerializzata” vale solo per i farmaci. La Regione, tuttavia, auspica che entro la fine del 2015 il cambiamento possa riguardare anche gli esami.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese