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Firmata mozione per l’affitto dello stadio Olimpico al Torino: “Revoca immediata, poi 70mila euro a partita”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Stadio-Olimpico-TorinoTorino contro Torino. Sedici consiglieri comunali hanno firmato una mozione (che potete leggere al fondo dell’articolo) per revocare “urgentemente e inderogabilmente” la concessione dello stadio Olimpico al Torino F.C. e aumentare il canone d’affitto. Non una mera questione di introiti immediati, anzi, la volontà dei sedici firmatari, tra cui cinque dichiaratamente granata (Sbriglio, Greco Lucchina, Troiano, Carbonero e Bertola), è quella di “spezzare l’accordo al ribasso che permette a Cairo di vivacchiare anche su questo fronte. Tutte le squadre italiane stanno ragionando su uno stadio di proprietà, per il Toro è vitale non perdere

questo treno e, se mai, pretendere dalla Città non uno sconto da barboni sulla tassa rifiuti, ma un trattamento alla pari con la squadra a strisce per un progetto a lungo termine da squadra di alta classifica… ammesso che Cairo sappia cos’è un progetto a lungo termine”. Le parole sono del consigliere pentastellato Vittorio Bertola che, dal suo profilo Facebook, spiega le intenzioni alla base della mozione presentata al Consiglio Comunale. Per la stagione sportiva 2014/’15 l’affitto non ha subito variazioni rispetto all’anno scorso (250mila euro in totale), nonostante, come si legge tra le motivazioni, la società granata possa ora contare su entrate maggiori derivanti dalla qualificazione in Europa League. La città di Torino non ha mai preteso una percentuale sui ricavi pubblicitari gestiti dal Toro nello stadio e ha anche concesso uno sconto sulla tassa rifiuti e per il costo dei vigili urbani addetti alla sicurezza durante le partite.
In realtà, le cose starebbero in maniera diversa: il presidente Cairo paga effettivamente 250 mila euro annui per l’utilizzo dell’impianto, ma tutte le altre spese sono conteggiate a parte e fanno lievitare il totale ad oltre 1 milione di euro. Cifra assolutamente in linea con il mercato se confrontata, per esempio, con il milione e centomila euro che sborsano Genoa e Sampdoria per l’affitto del Ferraris. Inoltre, nei prossimi giorni il Torino pagherà di tasca propria il cablaggio per le reti wifi imposto dalle normative Uefa per poter ospitare match di Europa League. Esborso economico che verrà dunque effettuato da un semplice “affittuario” e non dal proprietario dell’immobile, vale a dire il Comune.
I sedici consiglieri vorrebbero invece che il Torino, come già fatto dalla Juventus, iniziasse un percorso progettuale che lo porti ad acquistare l’Olimpico come stadio di proprietà e magari anche le aree antistanti ex Combi, come successo per i cugini bianconeri con la Continassa. Fino ad allora chiedono che l’affitto venga equiparato a quello per i grandi eventi e concerti: 70mila euro ad evento. Considerando le 18 giornate di Serie A ancora da giocare tra le mura amiche, le almeno tre gare di Europa League della fase a gironi ed il primo match di Coppa Italia del 14 gennaio, questa modifica costerebbe al Toro qualcosa come 1 milione e 540mila euro, non proprio bruscolini.

Qui potete trovare il testo integrale della mozione: http://www.slideshare.net/quotidianopiemontese/mozione-stadio-olimpico-torino

 

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