Seguici su

Ambiente

Alluvione 1994, anche Torino pianse. ”Passai sul ponte di Chivasso che già ballava: poco dopo non c’era più” – video

Avatar

Pubblicato

il

alluvione-94La sera fra il 5 e il 6 novembre del 1994, mentre il Tanaro devastava l’alessandrino, Torino non se la passava così tranquilla. Fiumi gonfi che traboccavano, acque violente come non mai, e un evento disastroso: il crollo dell’ottocentesco ponte di Chivasso. Tutti i passaggi su Po, Dora e Stura erano presidiati dalla Protezione Civile e dalle forze dell’ordine, e in molti rimasero bloccati nel capoluogo che difatti venne isolato e impossibile tanto da raggiungere quanto anche da lasciare; ma non un uomo, Celeste Bertotto, titolare con la moglie di un’attività di fotografia e grafica in zona Regio Parco (nonchè padre del famoso ex calciatore Valerio), che trovò sorprendentemente sguarnito il ponte di Chivasso, e coraggiosamente lo attraversò. Questo prese a tremare e ballare sotto le ruote, ma lo lasciò passare. Per poi crollare rovinosamente, un’ora dopo.

Il genio militare allestì, nelle settimane seguenti, prima un servizio di traghetto per i cittadini, quindi costruì un ponte bailey provvisorio, che in realtà durò diversi anni, fino a trasformarsi in un nuovo ponte che collega Verolengo con San Sebastiano da Po; il ponte di Chivasso venne poi inaugurato 10 anni dopo i tragici eventi. Ci siamo fatti raccontare quei momenti di paura dal signor Bertotto, che rievoca l’alluvione torinese.

 

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese