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Piemonte

3 dicembre 1906, nasceva il Torino Calcio: 108 anni di passione granata

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una delle prime formazioni del Torino nel 1907

Una delle prime formazioni del Torino nel 1907

Sono 108 le candeline che il Toro spegne oggi, con ancora la rabbia del derby in circolo e la mente persa tra ricordi di cui andare mastodonticamente orgogliosi o ferocemente tristi. Il 3 dicembre 1906, una gelida sera di un tipico inverno torinese, ad un tavolo della birreria Voigt, poi diventata il noto bar Norman, si ritrovano ventitré persone. Sono giocatori di calcio, appassionati di questo sport arrivato sotto la Mole sul finire dell’800, ma soprattutto, sono uomini che non vogliono avere più nulla a che fare con la Juventus, l’altra società cittadina. Non ne condividono lo spirito e la gestione e per questo procedono alla fusione con l’FC Torinese, a sua volta nata dall’unione con l’Internazionale Torino, creato nel 1891 dall’accordo tra il Football&Cricket club (il più antico club calcistico italiano) e la società Nobili Torino. Quindi, anche se il Torino data la sua nascita nel 1906, in realtà, con buona pace del Genoa e soprattutto dei “cugini” bianconeri, le sue radici sono ben più antiche di qualsiasi altra squadra italiana. Da quel momento, però, la strada granata si snoda su un sentiero impervio che, tra scudetti, trionfi e gioie, porta inevitabilmente alla tragedia di Superga. L’Italia intera pianse un gruppo di uomini, prima che calciatori, capaci di far emozionare grandi e piccini nel dopoguerra, con una folla oceanica in piazza Castello a render loro l’ultimo tributo. Poi Meroni, Ferrini, il fallimento e la stentata rinascita, ma anche le vittorie contro il Real Madrid, la sedia di Amsterdam, il Fila, lo scudetto del ’76, la coppa Italia del ’93, il derby del 3-2, quello del 3-3 e l’ultimo dove, nonostante la sconfitta, ci si ricorderà a lungo della cavalcata di 78 metri di Bruno Peres e del bolide scagliato a 100 km/h. Buon compleanno Torino, buon compleanno alla fede granata, una delle passioni più vive della storia d’Italia.

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