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Piemonte

Gianna Gancia occupa il posto di Chiamparino in Consiglio regionale per protesta contro la sentenza del Tar

Redazione Quotidiano Piemontese

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Mattinata di show in Consiglio regionale, dove – prima dell’interruzione per un incendio senza gravi conseguenze– si sono consumati gli strascichi della sentenza Tar che ha ritenuto inammissibili gran parte dei ricorsi presentati contro la validità del voto regionale 2014 e l’elezione di Sergio Chiamparino. Gianna Gancia, ex presidente della Provincia di Cuneo e capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, con alcuni altri  esponenti dell’opposizione (il leghista Alessandro Benvenuto e Maurizio Marrone, FdI) ha occupato i banchi della Giunta (foto) in segno di protesa. Per sbloccare la situazione, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha sospeso la seduta e chiesto l’intervento dei messi per accompagnare la presidente leghista al suo posto.
“Quanto sta capitando in questa Regione ha del grottesco – ha commentato Gianna Gancia -, ci sono differenze di trattamento non solo giuridico, ma anche mediatico che fanno comprendere come la fiducia in questo Paese sia stata seppellita da una sinistra che si è appropriata completamente di uno dei settori cardini della democrazia di questo paese. Mi domando come possa un cittadino essere sereno in un Paese in cui non esistono regole uguali per tutti”.
Dal canto suo, Sergio Chiamparino ha ribadito in aula le considerazione già espresse dopo la decision e del Tar: “Nessuna giustizia teleguidata: il Tar ha lasciato aperta la querela di parte sulla lista del Pd di Torino. Ma se anche dovesse verificarsi lo scenario peggiore, questa maggioranza avrebbe comunque i numeri per andare avanti. Dimettersi sarebbe il vero tradimento nei confronti degli elettori”.

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