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Alessandria

Si contano i danni del gran caldo di luglio per l’agricoltura del Piemonte: anche le galline e le api producono di meno per la calura

Redazione Quotidiano Piemontese

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Secondo una prima stima della Coldiretti di Alessandria ammontano a otto milioni di euro i danni causati dal caldo africano nella provincia dovuti a ortaggi, frutta e mais distrutti e a cali di produzione di latte e uova oltre a maggiori costi energetici e di irrigazione. Secondo il presidente provinciale di Coldiretti, Roberto Paravidino: “Dai dati raccolti dalle stazioni agrometeorologiche della Rete Agrometeorologica Regionale si deduce che le ultime precipitazioni significative si sono registrate a metà giugno da quel momento abbiamo assistito ad una totale assenza di fenomeni, con apporti limitati a pochi millimetri di pioggia.

Parallelamente, si è assistito ad un incremento delle temperature decisamente più forte rispetto alle medie storiche, che ha portato, nel medesimo periodo, a raggiungere e superare valori di 35 gradi in tutte le località di pianura, con previsioni di mantenimento ed addirittura superamento di questi valori anche nella prossima decade. In questa situazione – conclude – molte colture sono in sofferenza, in quanto l’evapotraspirazione è assai elevata e la riserva idrica del terreno si esaurisce rapidamente”.

I danni riguardano le principali coltivazioni a ciclo annuale: mais, patata, cipolla, pomodoro, soia, sorgo e prati irrigui. Anche nei pollai si è già registrato un calo che è arrivato al 10 per cento nella deposizione delle uova per gli effetti del caldo sulle galline, mentre i maiali sono arrivati a mangiare il 40 per cento in meno della loro razione giornaliera. Anche le api soffrono tanto che per il caldo volano meno e tendono a rimanere a terra senza riuscire più a prendere il polline.

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