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La Regione Piemonte verso una legge sul reddito di autonomia

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Regione Piemonte sta lavorando a una legge sul reddito di autonomia qualcosa di molto simile al reddito di cittadinanza per chi si trovi sotto a una certa soglia di reddito. Il reddito sarà concesso a chi ha un redditto inferiore a 8 mila euro, tra i limiti di povertà assoluta e relative di 6 mila e 10 mila euro.

Nella presentazione del provvedimento il primo firmatario Marco Grimaldi di SEL sostiene: “I  dati sulla disoccupazione e sulla precarietà in Piemonte sono allarmanti. Secondo gli ultimi dati Istat, le persone in cerca di occupazione in Piemonte erano 226.000 nel 2014, con un aumento di 17.000 unità sull’anno precedente. Il tasso di disoccupazione è dell’11,3% circa ed è cresciuto in maniera esponenziale nel 2014, soprattutto per i giovani fino a 24 anni, dove è salito dal 14-15% all’attuale 42,2%. Questi dati rispecchiano in gran parte una situazione di crisi diffusa in tutto il Paese, dove nel 2014 dieci milioni di italiani e italiane vivono in condizione di povertà relativa, sei milioni in condizione di povertà assoluta.

Di fronte a questo scenario siamo ormai in tanti a sostenere l’urgenza di una misura di welfare universale che sia strumento di lotta alla povertà, contrasto della precarietà, sostegno ai giovani per un inserimento nel mondo del lavoro adeguato alla propria formazione, contrasto alla criminalità organizzata, ripensamento del welfare in senso inclusivo e propulsivo. Un reddito di dignità, come lo chiama la campagna di Libera, non è più rimandabile.

In questo spirito presentiamo la proposta di legge regionale per l’istituzione di un reddito di autonomia in Piemonte in favore di disoccupati, inoccupati, precari, sottoccupati e inabili al lavoro, che abbiamo elaborato in forma aperta in questi mesi a partire dal festival Precarissima. D’altra parte, la Regione Piemonte persegue la riduzione delle disuguaglianze e promuove politiche di tutela della dignità del lavoro.

“Abbiamo infine appreso che, saputo della nostra proposta, anche il M5S ha espresso l’intenzione di depositare un proprio testo. Per chi come noi pensa che ci vogliano tutte le energie per arrivare a un reddito minimo è senz’altro una buona notizia”.

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