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Lavoro

“Io lavoro”, salta l’edizione autunnale della Kermesse. Mancano i soldi

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’edizione autunnale di “Io lavoro” non ci sarà. Mentre è già stata presentata l’edizione primaverile, prevista al PalaAlpitour di Torino dal 6 all’8 aprile, il secondo appuntamento della kermesse,nata nel 2006 con le Olimpiadi, non si terrà. Di più: sono a rischio anche le sperimentazioni nella province. Una brutta notizia e una grande perdita per quella che è diventata negli anni la più grande fiera italiana per l’incontro tra domanda e offerte di lavoro. Soprattutto giovanile.

Spiega l’ex assessore Claudia Porchiello: “Sarebbe un grave errore smontare un fiore all’occhiello del Piemonte e che a ogni edizione porta migliaia di posti di lavoro”. Da parte loro, però, dalla Regione ribattono che mantenere il livello di espansione delle Kermesse è praticamente impossibile: “Un’edizione riesco a farla, due è davvero complicato: non ho i soldi” lamenta l’assessore al lavoro Gianna Pentenero. E continua: “Non è nostra intenzione ridimensionare la kermesse, che si è dimostrata valido strumento per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Ma c’è un oggettivo problema di sostenibilità economica. Il costo preventivato dall’Agenzia Piemonte Lavoro per realizzare le edizioni torinesi – continua –   i campionati dei mestieri World Skills e le edizioni nelle province è di 1 milione e 600 mila euro. Risorse di cui, al momento, non disponiamo”.

Servono tanti soldi, dunque. Che al momento mancano. E quelli che ci sono non riescono a coprire tutti gli eventi in programma.   Il pacchetto previsto per il 2016, infatti,  quello interessato dalla mancanza di fondi, prevede diverse edizione: quella centrale ad aprile (dove attualmente sono iscritte 100 aziende) più tre edizioni territoriale: a Cuneo, Biella e Asti. In più dovrebbe aggiungersi a queste edizioni anche una “settimana di lavoro” nei centri dell’area torinese. Troppi. Inversamente proporzionali ai soldi disponibili.

Conclude l’assessore Porchiello: “Siamo impegnati a reperire le risorse  anche se la nuova programmazione dei fondi europei prevede minori stanziamenti per coprire, ad esempio, i costi di comunicazione della manifestazione”.

Negli anni infatti la kermesse ha avuto una crescita notevole: se all’inizio erano previsti due appuntamenti a Torino negli ultimi tre anni la Regione ha implementato le giornate con edizioni provinciali e trasferte in Francia e a Genova. L’ultima edizione, poi, ha registrato circa 10mila partecipanti, 15 colloqui registrati e il 30 per cento di candidati idonei.

 

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