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Cronaca

Traffico di droga internazionale: sei arresti dei carabinieri fra Torino e Baldissero d’Alba

Franco Borgogno

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I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno notificato, in collaborazione con i reparti competenti territorialmente, 6 custodie cautelari in carcere a carico di un gruppo criminale responsabile di traffico internazionale di sostanze stupefacenti (Operazione “Il Vecchio). Gli arresti sono avvenuti a Torino e a Baldissero d’Alba. Le attività di indagine condotte dai militari, sotto la direzione e il coordinamento del sostituto procuratore di Torino dr. Paolo Toso, hanno consentito di smantellare una rete di traffico e spaccio di cocaina attiva tra Torino e il Perù.

Nel corso dell’attività investigativa erano già state arrestate 14 persone e sono state sequestrate migliaia di dosi di stupefacente (900 grammi di cocaina purissima e 200 grammi di hashish).
Due le fasi dell’inchiesta. Oggi si è conclusa la seconda (Operazione ‘Il Vecchio’) con gli arresti disposti dal Gip di Torino su richiesta della locale DDA (Direzione distrettuale antimafia), a carico di 3 peruviani e 3 italiani, ritenuti responsabili a vario titolo di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’indagine aveva avuto inizio nel mese di settembre 2014, derivante dal filone di un altro procedimento denominato “Il sogno”. Elemento comune alle due attività era Giuseppe Trimboli, 67 anni, abitante a Torino, soprannominato appunto ‘Il Vecchio’.

Nell’attesa di portare a termine l’importazione di un ingente quantitativo di cocaina a mezzo container proveniente dal Sud-America, il sodalizio gestiva il commercio sul territorio, fungendo da anello di collegamento tra diversi trafficanti. In particolare durante l’attività investigativa è stato individuato un gruppo di peruviani che importavano ingenti quantitativi di cocaina dal Perù, ove la famiglia di origine aveva la diretta disponibilità di una piantagione. Per quanto concerne il gruppo dei peruviani, nel corso delle indagini sono state documentate transazioni e cessioni di diversi chilogrammi di cocaina, che veniva venduta a spacciatori di medio livello, che a loro volta si occupavano dello spaccio da strada.

L’operazione ‘Sogno’ si svolse invece nel marzo 2015. I carabinieri indagavano su un’importante partita di cocaina che sarebbe dovuto arrivare in Italia dalla Colombia, quando i militari della Sezione antidroga si sono imbattuti in un gruppo criminale che utilizzava un sofisticatissimo codice segreto per la contrattazione della droga. Il nome dell’operazione deriva proprio dal fatto che i trafficanti comunicassero tramite un codice criptato che aveva alla base proprio il libro di Sigmund Freud.

Venditori e acquirenti si scambiano sms criptati come questo: 106*1.5.2 1.1.4*2.2.2 2.1.2 2.2.1 1.1.6 1.1.1 1.8.3 1.1.8 1.4.4 2.2.3 1.3.5 3.1.4 1.8.1 1.8.5* . Durante le indagini, i militari hanno notato che due delle persone sotto osservazione custodivano in macchina il libro di Freud. Una lettura particolare che poco si attagliava alle personalità dei due titolari. La soluzione al codice criptato, secondo gli investigatori, era in quel libro. Sono state vagliate migliaia di combinazioni, ma alla fine i militari hanno risolto l’enigma e hanno decifrato “Il Codice di Freud”. In particolare, è stato accertato che i tre numeri iniziali con l’asterisco (106 dell’esempio precedente) indicavano il numero di pagina, i tre numeri intervallati dal punto indicavano rispettivamente il numero del rigo, il numero della parola e il numero della lettera all’interno della parola (la parola di cui all’esempio precedente si traduce in: HO POSSIBILITA… ecc…

Decifrato il codice dei trafficanti, i loro segreto era diventato la conferma del sospetto degli investigatori: era in corso una grossa trattativa per importare cocaina sull’asse Sud-America/Europa. L’affare sfumò ma le indagini hanno permesso di individuare un altro gruppo di trafficanti: i protagonisti dell’operazione ‘Il Vecchio’, conclusa oggi.

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