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Ambiente

Torino tra le 121 città del mondo che partecipano al Climathon 2016: progettare la nuova economia sostenibile

Franco Borgogno

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121 città in tutto di 36 Paesi in tutto il mondo, con (ad oggi, ma le iscrizioni termineranno venerdì) 841 partecipanti e 776 progetti. Sono questi i numeri del Climathon 2016, che il 27-28 ottobre vedrà anche Torino e l’EnviPark tra i protagonisti mondiali dell’evento che si volge nell’ambito dell’iniziativa europea Climate KIC. Si tratta della più grande maratona mondiale sul clima, un ‘hackaton’, ovvero un evento-full immersionn in cui una serie di esperti si riusìniscono per individuare e sviluppare progetti strategici su un tema specifico. In questo caso la tutela del nostro ambiente, il clima e lo sviluppo di politiche per promuovere l’economia circolare. L’intenzione è quella di fare nascere dal basso le nuove azioni in uno spirito di intensa collaborazione multidisciplinare, con il sostegno dei soggetti più innovativi e delle istituzioni del territorio.

Ogni città sceglie un tema in base alla propria vocazione: a Torino i partecipanti saranno chiamati ad abilitare processi di economia circolare su scala urbana per la definizione di una strategia verso la riduzione dello spreco, che accresca la consapevolezza dei cittadini rispetto ai modelli di consumo “circolari” e promuova modelli imprenditoriali innovativi per favorire tale transizione.

Concepito come un “policy hackaton”, il Climathon è organizzato da Comune di Torino e Environment Park, che ospita anche l’iniziativa. Sarà un evento immersivo e totalizzante: dalle ore 14 di giovedì 27 alle ore 14 di venerdì 28 ottobre, per 24 ore filate, in EnviPark, una cinquantina di partecipanti lavoreranno a proposte concrete in una duplice prospettiva: soluzioni di policy redesign e soluzioni di business redesign. In entrambi i casi dovranno dimostrare la capacità di ridurre l’impatto ambientale e potranno includere aspetti innovativi di natura tecnologica, organizzativa, sociale, di business model o un mix di essi.

“Questa iniziativa si inserisce efficacemente nella strategia dell’amministrazione di rendere Torino una piattaforma sempre più aperta all’innovazione – ha spiegato l’assessora Paola Pisano nel corso della presentazione dell’evento, che si è svolta questa mattina a Palazzo Civico – favorendo la contaminazione di saperi diversi per affrontare le principali sfide urbane e al contempo stimolare la nascita di nuovi servizi innovativi: in questo contesto le tecnologie rappresentano un fattore abilitante”.

“Vogliamo mobilitare energie dal basso – aggiunge l’assessora Stefania Giannuzzi – per costruire una politica locale in grado di stimolare processi di economia circolare verso un modello di società a rifiuti zero: la riduzione degli impatti ambientali del vivere urbano e lo stimolo di nuovi comportamenti di consumo fanno da sfondo a questa chiamata all’azione. I vincitori del Climathon saranno protagonisti di questa transizione verso la sostenibilità”.

“La partecipazione di Torino al Climathon – sottolinea Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park – conferma la forte vocazione all’innovazione del territorio. Nel nostro parco tecnologico da quasi vent’anni si esprimono centinaia di progetti di valore riconosciuti in Europa e nel mondo, oggi più che mai orientati alle tecnologie per l’ambiente. I riflettori dell’innovazione stanno puntando sempre più su Torino, grazie anche alla concentrazione di soggetti che insistono lungo un asse geografico che attraversa il cuore della città, da Environment Park al Politecnico passando per l’hub della mobilità di Porta Susa: una disposizione naturale di indubbio vantaggio, che poche città al mondo possono vantare”.

Sono invitati a partecipare tutti i soggetti interessati al tema proposto: ricercatori, studenti, professionisti, esperti, amministratori pubblici e cittadini. I partecipanti possono presentarsi con un’idea da sviluppare, singolarmente o con un team già costituito. I singoli potranno aggregarsi ad altri iscritti nelle prime fasi dei lavori, scegliendo l’argomento di proprio interesse. Sarà premiante la multidisciplinarietà dei gruppi di lavoro.

I focus progettuali ruoteranno intorno al tema dei rifiuti e più in generale della riduzione degli impatti di materie e risorse energetiche legati al “vivere urbano”. Gli indirizzi su cui orientare i lavori spaziano dalla gestione dei rifiuti a modelli di consumo e di vita basati sulla condivisione, dal cibo alla mobilità, fino alle nuove forme di energia. Ciascun team dovrà sviluppare la propria idea o soluzione – soluzioni di natura tecnologica o sociale, business model – durante le 24 ore, con il supporto di un team di facilitatori e esperti dei diversi ambiti della challenge.

Durante le 24 ore si alterneranno momenti di lavoro in gruppo, formazione, workshop e svago, in modo da stimolare e sostenere al meglio la creazione di progetti.
La giuria è composta da rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa. Il premio per i due progetti vincenti – uno per le policy e uno per il business – consiste in un percorso di accompagnamento alla progettazione esecutiva ed eventualmente alla implementazione, nascita o sviluppo della proposta elaborata durante la sfida. A tale scopo il Comune di Torino ed Environment Park affiancheranno i team con un supporto tecnico e metodologico, networking e visibilità su scala locale e nazionale per un periodo di sei mesi.