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A Torino meno incidenti stradali ma più morti: in calo le vittime over 55 ma aumentano i giovani

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ il caso di dirlo: la classica notizia da bicchiere mezzo pieno e/o mezzo vuoto. Secondo gli ultimi dati del Rapporto Aci-Istat nel 2015  gli incidenti stradali a Torino e in Provincia si sono ridotti (-2 per cento e -3 per cento)  ma è cresciuto il numero dei morti nel capoluogo (+50 per cento) rispetto al 2014.

Secondo il rapporto, infatti, a Torino nel 2015 si sono registrati 3.163 incidenti (-2 per cento rispetto all’anno precedente) e 33 decessi (+50 per cento del 2014). Seguono poi Moncalieri (169), Rivoli (161) e Collegno (145).

Cause incidenti

Sempre secondo il rapporto le cause più frequenti di sinistri sono il mancato rispetto della segnaletica stradale (33 per cento) la guida distratta (22 per cento) e la velocità elevata (16,6 per cento).

Meno pedoni morti

Le vittime, si diceva, sono in calo: 15 morti, -48,3 per cento rispetto al 2014, i morti tra i pedoni ma aumentano i decessi tra gli automobilisti (47 morti, +9,3 per cento rispetto al 2014); stabili invece i decessi tra i motociclisti. In calo le vittime tra gli over 55 (-28,1%) anche se  aumentano tra i morti di età compresa tra 18 e 29 anni (+72,7%).

Sul territorio nazionale

In Italia complessivamente nel 2015 si sono verificati  174.539 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.428 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.920 feriti. Per la prima volta dal 2001 aumentano le vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente) mentre rallenta, ma non si ferma, il calo di incidenti (-1,4% su anno) e feriti (-1,7%).

Il 2015 è segnato da un aumento delle vittime di incidenti stradali anche nella Ue28 (1,6% in più del 2014): complessivamente, sono state 26.311 contro 25.896 del 2014. Nel confronto fra il 2015 e il 2010 (anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale) i decessi si sono ridotti del 16,7% a livello europeo, come in Italia. Ogni milione di abitanti si contano 52 morti per incidente stradale nella Ue28 e 56 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Anche i feriti gravi risultano in aumento nel 2015: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6,4%).

A pesare sul dato italiano hanno contribuito gli aumenti di mortalità registrati su autostrade e raccordi (+6,3%) e strade extraurbane (+2,0%) in lieve diminuzione, invece, la mortalità su strade urbane (-0,2%). Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6%.

 

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