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Appendino: “Entro la primavera la prima palazzina dell’ex Moi sarà liberata”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Entro la primavera la prima palazzina dell’ex Moi sarà liberata. Parola della sindaca Chiara Appendino che l’ha confermato questo pomeriggio in Sala Rossa. Il progetto, ha spiegato la sindaca, sarà coordinatoda un Project manager – individuato tramite curricula dalla Compagnia di San Paolo) che si insedierà a marzo lavorando con tutte le istituzioni coinvolte.

I lavori si divideranno in due fasi: la prima, di studio di fattibilità, effettuato con il coinvolgimento delle persone che vivono nel MOI, sarà seguita dalla progettazione di dettaglio con l’individuazione di una delle quattro palazzine – con l’obiettivo di liberarla entro la primavera – per la sperimentazione di percorsi di inclusione abitativa lavorativa ed educativa per un primo gruppo di persone e famiglie.

Saranno individuati percorsi individuali di inclusione, ha precisato la prima cittadina, escludendo l’ipotesi di “luoghi polmone” per effettuare il censimento, si lavorerà nel MOI stesso. Le modalità di lavoro comporteranno un ampio coinvolgimento delle istituzioni, del terzo settore, dei comitati di rappresentanza degli abitanti e degli abitanti stessi, un gruppo dei quali è già stato incontrato da sindaca e prefetto nei giorni scorsi. Progettazione e condivisa e dialogo costante, per Appendino, sono condizione per la riuscita del progetto. Non appena il progetto sarà definito la sindaca ne darà comunicazione in aula.

La sindaca Chiara Appendino ha ricordato come l’intervenire nell’area, da troppo tempo lasciata a sé stessa, sia stato individuato come priorità per diversi motivi: la situazione delle persone che vivono nelle palazzine, in condizioni sanitarie e di sicurezza assolutamente inadeguate, i diritti di chi detiene la proprietà degli immobili e la necessità di riqualificazione per il quartiere circostante. Sono necessità condivise da tutti, ha proseguito la sindaca, precisando che proprio a questo fine è in corso di istituzione un tavolo interistituzionale che raccoglie, con la Città quale capofila, la Prefettura, la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, la Diocesi e la Compagnia di San Paolo.

 

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