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Grande bagarre su passato e futuro di GTT, l’ad Ceresa in mezzo alle polemiche

Redazione Quotidiano Piemontese

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Tante le reazioni da parte della politica alle dopo un’intervista a Walter Ceresa presidente e ad di GTT che ha usato parole pesanti contro il PD e l’ex assessore Lubatti in particolare. 

Paola Bragantini: “Un dirigente nominato dalla politica vincente che avanza critiche alla politica perdente, come lo vogliamo definire? Diciamo che un bel tacer non fu mai scritto. Diciamo che prendersela con un assessore che non è più assessore da oltre un anno, dopo aver taciuto per cinque anni mentre assessore lo era, ecco, non è proprio un gesto da cuor di leone e ci sono i leoni da tastiera, e i leoni da intervista, fuori tempo massimo. Sarebbe stato molto più opportuno che Ceresa ci dicesse come intende procedere per salvare Gtt, anziché se stesso”

Per Osvaldo Napoli, consigliere comunale di Forza Italia: “Le rivelazioni del presidente Walter Ceresa aprono squarci inquietanti sulle interferenze della politica. Un operatore di trasporto pubblico di primaria importanza, controllato al 100% dal Comune, vive ogni giorno sull’orlo del collasso finanziario perché i due principali debitori  Comune di Torino e Regione Piemonte  non sono in grado di onorare i debiti.  Le condizioni in cui versa oggi Gtt sono il risultato di politiche sociali fallimentari nel settore dei trasporti perché tenere insieme la socialità dei costi e la competitività delle aziende è come fare un salto mortale”.

Per il M5S : ” Le dichiarazioni di Ceresa, amministratore delegato e presidente Gtt, mettono in luce le responsabilità politiche del PD e dell’amministrazione comunale targata Fassino sulle condizioni finanziariamente precarie dell’azienda. Affermazioni decisamente rilevanti se si considera che Ceresa è stato nominato proprio da amministrazioni a guida Partito Democratico. Ora è necessaria una seria programmazione del trasporto pubblico, mai fatta a livello regionale, in cui i servizi vengano forniti sulla base di un budget certo in modo da evitare e prevenire ulteriori passivi. In ballo c’è il futuro di un’azienda importante per il servizio pubblico che non può continuare ad essere ostaggio delle vecchie logiche partitiche che l’hanno portata fino a questo punto”.

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