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Cronaca

Perde tutto alle slot e organizza una finta rapina, denunciato dipendente sala scommesse – Video –

Redazione Quotidiano Piemontese

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Prima ha utilizzato il denaro nelle casse della sala scommesse di corso Vercelli per giocare alle slot; poi, dopo aver perso tutto e non riuscendo a ricoprire gli ammanchi, ha inscenato una “finta”  rapina insieme a un complice.

Gli agenti della polizia hanno denunciato due italiani di circa 40 anni, per simulazione di reato e furto in concorso.

La finta rapina

Nella mattinata del 17 settembre arriva al 112 NUE una telefonata di un dipendente di una sala scommesse di corso Vercelli che denunciava di aver subito una rapina. L’uomo racconta che poco prima dell’orario di apertura un uomo, probabilmente straniero, con una felpa scura, cappuccio calzato ed occhiali da sole, è entrato all’interno della sala scommesse e, puntandogli una pistola che teneva nascosta all’interno della tasca della felpa, si è fatto consegnare i soldi presenti all’interno della cassaforte, 15 mila euro.

Tradito dalle immagini delle telecamere

Le indagini e la visione dei filmati di videosorveglianza estrapolati però hanno fatto emergere una serie di contraddizioni nel racconto del dipendente della sala giochi.

Dalle indagini condotte e dalla visione delle immagini riprese dalle stesse telecamere della sala giochi alcuni giorni prima della rapina, si è notata una forte somiglianza del rapinatore con un soggetto che si “tratteneva” a lungo con il dipendente/vittima del reato.

 

Dopo aver fatto ulteriori accertamenti, e aver accertato che l’amico della vittima era proprio il rapinatore, gli agenti della Squadra Mobile hanno messo il dipendente della sala giochi di fronte all’evidenza dei “fatti”. Che, dopo qualche resistenza, ha raccontato di aver organizzato la “finta” rapina insieme a questo suo amico per rientrare di alcune perdite legate al gioco effettuato presso le stesse macchine slot e utilizzando il denaro presente nelle casse della sala scommesse senza più riuscire a ricoprire gli ammanchi.

Durante le perquisizioni, effettuate subito dopo la confessione, è stata recuperata quasi tutto il bottino. Il denaro sequestrato è stato restituito al titolare dell’esercizio commerciale.

I due invece, italiani di circa 40 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per simulazione di reato e furto in concorso.

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