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Cronaca

“Telt, Sitaf, mafia = una montagna di m***a”: manifestazione NoTav in val di Susa dopo l’inchiesta dell’antimafia

A inizio aprile un’inchiesta dell’antimafia di Torino ha evidenziato che la Sitaf, che ha un ruolo nella costruzione della Torino-Lione, potrebbe avere legami con la ‘ndrangheta

Sandro Marotta

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SUSA – Migliaia di cittadini e cittadine si sono ritrovati oggi (sabato 15) in val di Susa per un manifestazione contro la Torino-Lione.

Proprio oggi Telt, ovvero la società che ha vinto l’appalto per costruire la grande opera della val di Susa, ha aperto il cantiere sotterraneo di Villarodin-Bourget/Modane. “Liberiamoci dei tentacoli di Sitaf”, si legge su diversi striscioni sorretti dai manifestanti.

La Sitaf è la società che gestisce l’autostrata Torino-Bardonecchia e che “ha la committenza dei lavori principali (dell’autoporto della val di Susa ndr) in base ad una convenzione sottoscritta con TELT” e “dall’autunno del 2020 ha avviato il monitoraggio ambientale ed elaborato il progetto del nuovo autoporto”. Le proteste sono state riaccese dalla notizia dellinchiesta Echidna, coordinata dall’antimafia di Torino.

Questa inchiesta ha messo in luce il tentativo di alcune società legate alla ‘ndrangheta di fare profitti illegalmente proprio partecipando alla gestione dell’autostrada Torino-Bardonecchia. Non solo: uno dei coinvolti (non arrestato) nell’inchiesta è Salvatore Gallo, politico del Partito Democratico e storico manager di Sitaf.

Oggi in migliaia si sono radunati nel centro cittadino di Susa per poi dirigersi all’ingresso dell’autostrada. Qui, di fronte a diverse camionette della polizia, alcuni manifestanti hanno depositato un cumulo di letame con un cartello a fianco: “

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