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Politica

Referendum autonomia: gli appelli dei politici di centro-destra al presidente Chiamparino

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Io capisco che non si possa pretendere la modernità da un ex comunista, ma quando potremo sperare che anche Tutankhamon Chiamparino si decida a muoversi dal suo sarcofago e a battere un colpo in favore dell’autonomia speciale del Piemonte, così come hanno fatto Zaia e Maroni e, più recentemente, persino Bonaccini in Emilia Romagna?”. E’ l’appello, a tratti ‘colorito’ che Roberto Rosso, consigliere comunale a Torino nel gruppo Direzione Italia, rivolge al presidente della Regione Piemonte alla luce dei risultati dei referendum per l’autonomia che si sono svolti in Lombardia e Veneto. “Dovremo assistere allo scorporo del VCO e del Novarese perché il plantigrado di Piazza Castello si svegli dal suo letargo?” si chiede infine Rosso.

Pichetto (FI): Chiamparino chieda al Governo maggiore autonomia per il Piemonte, non ci obblighi al referendum
“Il presidente Chiamparino apra un confronto con il Governo per ottenere maggiore autonomia e più fondi per il Piemonte”. Anche il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Gilberto Pichetto si appella al presidente Chiamparino dopo i referendum per l’autonomia che si sono svolti domenica 22 ottobre: “In Veneto e Lombardia si é registrato un plebiscito per i sì all’autonomia. Ora mi parrebbe superfluo organizzare un referendum anche qui da noi, a meno che Chiamparino non ci obblighi: é facile infatti immaginare che i piemontesi la pensino esattamente come gli oltre 5 milioni di cittadini che hanno votato a favore del quesito referendario. Da questa votazione esce forte e chiaro un messaggio al Governo: i cittadini vogliono che la politica locale conti di più e abbia maggiori risorse per farlo e quindi, laddove senza un voto popolare si sarebbe dovuto giocare di fioretto, oggi non ci sono più scuse e le Regioni si potranno sedere al tavolo della trattativa con l’amministrazione centrale ad armi pari per ottenere il più possibile per i propri abitanti” ha concluso Pichetto

Lega Nord: già depositato la proposta di legge in Consiglio e costituito il Comitato promotore, si attende solo più un cenno dal Governatore
“Lo straordinario risultato dei referendum in Lombardia e Veneto e l’attenzione mediatica che hanno riscosso dimostrano che lo strumento referendario è indispensabile per dare peso politico alla richiesta di autonomia, esattamente come la Lega sostiene da anni. In Piemonte abbiamo già una legge pronta, depositata dal Gruppo della Lega in Consiglio regionale, lo Statuto prevede il referendum, abbiamo costituito un Comitato apolitico che sta lavorando per informare i cittadini sui benefici dell’Autonomia, basta solo la volontà del Presidente Chiamparino per partire”: così Riccardo Molinari, Segretario nazionale della Lega Nord Piemont, chiede un intervento in favore del referendum da parte del Governatore del Piemonte.

“Chiediamo, quindi, al Presidente di far approvare la nostra proposta di legge in modo da dare voce nel più breve tempo possibile ai cittadini piemontesi – conclude Molinari -, oppure di proporne una propria, che se andrà nella direzione di una consultazione popolare in tempi certi avrà il nostro appoggio”.

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