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Cuneo

Mondovì accoglie con una grande festa il suo nuovo vescovo Egidio Miragoli

Redazione Quotidiano Piemontese

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Una Mondovì in festa ha salutato l’ingresso in diocesi del nuovo vescovo Egidio Miragoli, il quarantaduesimo della storia. Ad accogliere il nuovo vescovo il sindaco di Mondovì, Paolo Adriano,

in piazzetta duomo, con la Banda cittadina insieme al metropolita Cesare Nosiglia e altri prelati: il vescovo di Lodi, Maurizio Malvestiti ,diocesi da cui arriva il nuovo pastore monregalese; i vescovi delle diocesi della Granda ; mons. Piero Delbosco di Cuneo e Fossano, mons. Marco Brunetti di Alba, mons. Cristiano Bodo di Saluzzo; il vescovo di Pinerolo, mons. Giuseppe Anfossi emerito di Aosta, ed il vescovo emerito di Alba, il monregalese mons. Sebastiano Dho.

Il sindaco Paolo Adriano ha salutato l’arrivo nella diocesi del nuovo pastore: “benvenuto in questa nostra terra. Voglia accettare idealmente le chiavi della nostra città e dei nostri cuori che, prendendo a prestito le significative parole di monsignor Maurizio Malvestiti vescovo di Lodi, sono già aperti al nuovo vescovo Egidio, come le porte della cattedrale, delle chiese, delle case della Diocesi monregalese, diocesi dal 1388 per volontà di Papa Urbano VI, sede universitaria già nel 1500 e culla di una fiorente comunità culturale. La nostra è una storia di personalità eminenti, ma anche e soprattutto di gente comune. La mia amministrazione è giovane Ma vive appieno il senso di responsabilità per il compito affidatole da una città che si è posta un progetto forte di rilancio. Ed è al lavoro per costruire risposte, per dare concretezza ad un futuro comune, nella consapevolezza che, per riuscire, serva una crescente coesione tra tutti coloro che hanno ruoli di responsabilità. Di qui l’impegno per il futuro a cui anche la Diocesi è chiamata a partecipare: Tutti insieme stiamo attraversando un momento non ordinario di questa nostra storia. Compito degli amministratori è concentrarsi su chi vive con compostezza situazioni difficili. Sui tanti che non hanno lavoro. Sulle persone e sulle famiglie che affrontano con dignità l’impoverimento economico. E massimamente sui giovani che cercano la possibilità di progettare un futuro meno incerto: abbiamo la responsabilità di accompagnarli, offrendo loro un crescente coinvolgimento nelle attività comuni e nelle opportunità occupazionali, in quello che è un ideale passaggio di testimone tra generazioni”.

Egidio Miragoli ha avuto parole di riconoscenza : “Ringrazio per l’accoglienza e l’organizzazione. Grazie a tutti. La vostra attenzione mi incoraggia e mi lascia sperare. Per me del resto è tutto nuovo, il contesto umano e il territorio”. Don Miragoli ha citato anche il De Monarchia di Dante in quel suo sogno che autorità religiosa e civile “operassero per il bene delle persone loro affidate. La parola autorità deriva dal latino far crescere. Già nell essere autorità si è chiamati a far credere. Mai avrei immaginato che un giorno sarei stato chiamato a un contesto così. Oggi tocca a me realizzare il bene spirituale delle persone di Mondovì. Sappiamo che sono tempi non facili. Scenari inimmaginabili ci interpellano ed esigono risposte più che mai salde. Formulo l’auspicio che sapremmo servire questa terra e questo popolo sapendo che nel servizio la nostra presenza troverà senso e significato”.

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