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Cultura

Il Salone del Libro 2018 si svela al Museo del Cinema

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Sarà una parte delle contaminazioni di cui parla da tempo la presidente del Museo Nazionale del Cinema Laura Milani, o forse solo una collaborazione estemporanea? Lo scopriremo il 27 febbraio alla Mole Antonelliana, giorno in cui verranno scoperti i primi segreti del prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino.

Ne ha dato comunicazione ufficiale il direttore Nicola Lagioia con un lungo post sulla pagina del Salone. Questo:

Martedì 27 febbraio, ore 11.30, a #Torino, nell’edificio simbolo della città, vale a dire dentro la #MoleAntonelliana, la XXXI edizione del Salone Internazionale del Libro fa il suo primo ingresso in società. Siete tutti invitati.

Questo dunque è un invito, ma anche una piccola confessione.

Rieccoci, dunque. Riprendiamo la storia che con tanti di voi (provenienti da ogni angolo d’Italia) abbiamo vissuto a maggio nel modo che ricordate, e la cui prosecuzione molti torinesi hanno avuto modo di seguire fino alla fine dell’anno, quando (da #SalmanRushdie a #NaomiKlein, da #ElizabethStrout a #ColsonWhitehead) abbiamo portato qui (non solo sui palchi, ma nelle scuole, nelle biblioteche, nelle librerie indipendenti della città…) molti autori che ci piacciono. Ma soprattutto nello spirito che sentiamo nostro.

E’ da giugno, in realtà, che con il gruppo di lavoro del #Salone abbiamo iniziato a lavorare a questa edizione. Da una parte perché il direttore e i suoi compagni di lavoro resta/no sempre posseduto/i da ansia e desiderio. Ma soprattutto perché il progetto che ci siamo dati è davvero ambizioso. Dunque di cosa parleremo il 27 febbraio?

1) del fatto che il Salone quest’anno sarà il luogo in cui tutta l’#editoria italiana tornerà a riunirsi sotto lo stesso tetto. Le porte del Salone sono sempre aperte a tutti, il nostro è soprattutto un luogo di confronto perché chi lavora da posizioni lontane possa incontrarsi, e parlarsi. Al Salone accadrà.

2) daremo il #Titolo dell’edizione (e del grande progetto a cui fa riferimento)

3) diremo qual è il #PaeseOspite della XXXI edizione. Volevamo un paese che non solo in ragione della sua grande tradizione culturale, ma anche di grandi contrasti e dei grossi traumi di cui è stato teatro negli ultimi tempi, rappresentasse un laboratorio quanto mai interessante di ciò che sta accadendo.

4) Mostreremo il #manifesto della nuova edizione. Anche quest’anno, chi siamo rivolti a un #mago della letteratura disegnata. Il quale ha fatto un bellissimo lavoro.

5) Una delle sfide più complicate che ci siamo data è stata quella di fare in modo che il Salone fosse sì un’istituzione, ma anche un #laboratorio, un luogo di #sperimentazione, un #produttore di contenuti. E infatti, come sentirete il 27…

6) Nella preinaugurazione del Salone (la sera di mercoledì 9 maggio) ci sarà grande #artista italiano che sta preparando appositamente ad hoc una lettura-spettacolo su un tema su cui il nostro paese non smette di interrogarsi.

7) l’inaugurazione del Salone (giovedì 10 maggio) sarà affidata a un grande #scrittore internazionale che sta preparando una lectio su un tema che abbiamo concordato. Ne ho letto già una parte, è veramente interessante.

8) l’annuncio di un #GrandeProgettoNarrativo. Allora, per ora posso solo dire questo. Abbiamo messo centinaia di scrittori, registi, artisti, musicisti, sparsi ai quattro angoli del mondo, a lavorare tutti insieme su un davvero grande progetto di cui vi parleremo il 27. Quando al Salone abbiamo pensato di fare una cosa del genere, abbiamo anche pensato che eravamo pazzi a imbarcarci in questa impresa. Ma questo tipo di pazzia viene a volte ripagata.

9) siamo nel #MuseodelCinema il 27 (per i non torinesi che non lo sanno: il Museo del Cinema è #dentro la Mole). C’è un perché. Lo saprete il 27.

10) Non è questa la conf stampa finale (quella in cui si dà il programma definitivo) ma se non mi cazziano troppo qualche grande nome di respiro internazionale in arrivo al Saloon lo farò, che diamine.

Diremo altre cose, il 27, ma intanto era per darvi un’idea.
Ecco. E’ stato molto bello, molto intenso, ovviamente faticoso lavorare da giugno a tutto questo, cercando soprattutto (è la cosa più importante, più difficile, meno scontata) di mantenere viva una certa filosofia e un certo spirito, che a mio parere dev’essere lo stesso sia se lavori a una fanzine sia se organizzi il Salone. Che fosse faticoso è normale (i lavori di tutti noi lo sono). Ma è stata anche dura sul piano emotivo.

Quando – dopo maggio – la strada sembrava tutta in discesa, ci sono stati (come molti voi sanno) tutta una serie di cambiamenti amministrativi (la vecchia Fondazione in liquidazione, con tutti i disagi che questo comporta; le istituzioni, Comune e Regione, che ora stanno lavorando alla nuova #piattaforma su cui si poggerà il #Salone dal 2019 e dovranno farlo entro maggio, la soluzione transitoria con il #Circolo dei Lettori e la #Fondazione per la Cultura, con cui stiamo lavorando davvero molto bene).

Tenere insieme un gruppo di lavoro tra questi fortunali non è stato facile. E poi, il momento più brutto, qualche mese fa, quando uno dei componenti di questa squadra – il più appassionato, equilibrato, competente, un fratello – è morto all’improvviso, #AlessandroLeogrande. Abbiamo dovuto ricominciare di là. E lo abbiamo fatto anche portando avanti (li vedrete al Salone) i progetti che Alessandro aveva immaginato per questa edizione.

E’ la squadra il segreto di questo #Salone. E io non solo mi auguro (anzi ne sono certo) che la Regione e il Comune ci aiuteranno a tenerla insieme (visto che la partita, sul piano amministrativo, è ancora aperta) affinché la nostra formula (l’ingrediente X) sia preservata, ma naturalmente vi terrò informati.

Il #Salone è fisicamente a #Torino, ma è un patrimonio di tutti quelli che lo amano.

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