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Cronaca

Vanchiglia, lite in strada con un poliziotto in borghese, pugile Andrea Scarpa mette Ko l’amico dell’agente: “Io insultato e aggredito”

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Tutto nasce quando Andrea Scarpa, pugile di categoria superleggeri in lizza il 27 luglio per il titolo europeo, taglia involontariamente la strada a un’auto. Subito dopo l’auto, con a bordo un poliziotto in borghese, lo raggiunge al semaforo. Al verde, racconta il pugile, “la macchina dietro mi si affianca urlando come pazzo e insultando me è il mio amico accanto. La cosa ovviamente degenera finché il ragazzo scende, al quel punto scendo pure io per non rimanere in macchina e rischiare, intimo al tizio di non avvicinarsi mettedendomi in guardia per evitare lo scontro, nel mentre scende l altro prendendomi di lato e aggredendomi”.

Una situazione che avrebbe potuto fermarsi alla verbosità ma che si è trasformata in una scazzottata.

Questo è la ricostruzione del pugile: 

Per i ragazzi.. Ho pensato molto se dirlo o meno e alla fine per il bene generale è meglio che si sappia.
Sabato notte a Torino mentre tornavo a casa con un amico mentre ero ad un semaforo li sposto sulla sinistra tagliando la strada involontariamente ad una macchina dietro che stava arrivando sfrecciando. Sbagliato ma nulla di grave non gli do tanto peso. Al verde la macchina dietro mi si affianca urlando come pazzo e insultando me è il mio amico accanto. Chiaramente alterato. Nel mentre un altra macchina ci aveva bloccato davanti. La cosa ovviamente degenera finché il ragazzo scende, al quel punto scendo pure io per non rimanere in macchina e rischiare, intimo al tizio di non avvicinarsi mettedendomi in guardia per evitare lo scontro, nel mentre scende l altro prendendomi di lato e aggredendomi. Purtroppo l istinto di sopravvivenza è saltato fuori scagliando un destro che addormenta uno dei due , l altro vedendo ciò tira fuori un distintivo urlando che era un poliziotto. Nel mentre le chiavi della mia macchina le avevano fatte sparire e chiamando i colleghi. Nel mentre essendo conosciuto a Torino 4 persone che mi hanno riconosciuto si sono fermate a controllare. All arrivo di 5 volanti spiego la situazione ai colleghi con tanto di testimoni a mio favore. Gli agenti in divisa mi calmano e sapendo che il collega era in torto marcio lo fanno desistere da denunce e cose varie e mi lasciano andare.
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FORTUNATAMENTE NELLA MIA VITA HO TROVATO SEMPRE BRAVI AGENTI E RISPETTO IL LORO LAVORO , PERÒ RAGAZZI FATE SEMPRE ATTENZIONE A CHIUNQUE PER STRADA.
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La foto è di sabato al rientro a casa.

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