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ADSL e Fibra: guida alla scelta dell’offerta giusta

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Offerte ADSL e Fibra: guida per scegliere bene (e risparmiare)

Con settembre, arriva il momento delle scelte importanti per tutta la famiglia. Si riprendono in mano le questioni lasciate in sospeso prima di partire per le ferie, ma ora non è più tempo per procrastinare le decisioni. L’utenza Internet è tra le cose che ha senso rivalutare almeno una volta all’anno. Molte delle offerte ADSL e Fibra, infatti, prevedono periodi promozionali di 12 mesi, trascorsi i quali gli sconti sul canone mensile non sono più validi, portando a un incremento della bolletta. Inoltre, come avviene da qualche anno a questa parte, i contratti per le forniture di connessione domestica potrebbero aver subito delle rimodulazioni unilaterali, facendo divenire poco conveniente l’offerta del provider.

Come è possibile capire se è arrivato il momento di cambiare fornitore Internet e telefono? E, soprattutto, come orientarsi tra le tante offerte presenti sul mercato?

L’offerta ADSL o Fibra conviene ancora?
Il primo passo per decidere è capire se l’attuale fornitura è ancora conveniente. Si parte dall’ultima bolletta del telefono, facendo attenzione al suo valore complessivo e valutando le singole voci di costo. Si potrà facilmente confrontare l’attuale spesa con quella proposta dalle offerte in vigore, utilizzando i servizi online per la comparazione delle tariffe Internet (ad esempio andando su: https://www.comparasemplice.it/adsl). La comparazione risulterà senza dubbio più agevole qualora non vi siano in bolletta costi per servizi extra (dispositivi acquistati in vendita abbinata, abbonamenti a servizi di streaming TV, antivirus o altro).

Qualora la discrepanza tra i prezzi tra il canone dell’offerta attiva e quelli proposti attualmente dal mercato fosse maggiore di 10 euro, potrebbe valere la pena pensare seriamente di cambiare fornitore. Questo settembre, il mercato propone canoni Internet ADSL più fisso che partono da 24,95 euro (Ehiweb) e Fibra più fisso da 26,95 euro (Tiscali).

C’è, poi, un’altra valutazione da affiancare alla precedente, che riguarda la qualità della linea fissa per Internet. Anche se la nostra offerta fosse ancora competitiva a livello di canone, potrebbe non esserlo più a livello di tecnologia di connessione. Soprattutto se il contratto ADSL è stato sottoscritto da oltre cinque anni, potrebbe valere la pena capire se il civico interessato dall’utenza sia raggiunto da una rete in fibra ottica che permette una navigazione più veloce e la fruizione di streaming (Netflix, Dazn…) senza interruzioni. Per capirlo, è possibile effettuare una verifica della copertura. Anche in questo caso, è possibile usufruire dei servizi online di realtà indipendenti (basta cercare su Google “verifica copertura” più città d’interesse) o ci si può rivolgere agli strumenti offerti dai singoli provider (ad esempio: verifica copertura TIM o verifica copertura Fastweb).

5 consigli per confrontare le offerte Internet e telefono sul mercato
Le offerte Internet e telefono per la casa sono molte e, scegliere, può sembrare difficile. Tuttavia, basta seguire alcune semplici regole per trovare la migliore offerta presente sul mercato secondo le nostre esigenze di spesa e di servizio.

1 – Capire la tecnologia offerta
Con la delibera n. 292/18/CONS del 19 luglio 2019, l’Agcom ha imposto maggiore trasparenza nella comunicazione della tecnologia di riferimento delle offerte Internet. Ciò che fino ad allora veniva classificata come fibra ottica, infatti, racchiudeva una varietà di infrastrutture con differenti performance di navigazione. Oggi, quando si parla di Fibra, invece, si fa riferimento alla tecnologia FTTH: Fiber To The Home. Si tratta della soluzione attualmente più performante per quanto riguarda le connessioni fisse. FTTC (Fiber To The Cabin) è un altro acronimo che è facile ritrovare nel confronto tra le offerte Internet e fa riferimento a una linea fibra misto rame.

Uno degli aspetti della comunicazione commerciale delle offerte ADSL e Fibra è senza dubbio la velocità. Negli annunci pubblicitari spiccano diciture come: “Fino a 100 Mega” o “Fino a 1 Giga”. È importante comprendere da subito che non si fa riferimento alla velocità di download che si raggiungerà effettivamente a contratto attivato, ma all’indicazione della velocità massima raggiungibile dalla tecnologia proposta. Il divario tra la velocità nominale e la velocità reale, che il più delle volte delude amaramente il consumatore, dipende da diversi fattori, anche non imputabili al provider.

2 – Valutare il prezzo effettivo
Le offerte Internet e telefono non hanno mai brillato per trasparenza. Negli ultimi anni, l’Agcom ha lavorato affinché le proposte del mercato fossero facilmente intellegibili da tutti, ma ancora rimane difficile comprendere, a colpo d’occhio, il prezzo finale in bolletta di ciascuna tariffa.

Alcuni provider hanno optato per il canone “tutto compreso”, che aiuta a rigenerare un po’ di fiducia nei rapporti tra clienti e fornitori. Ma è sempre molto importante prendere visione delle condizioni economiche dei contratti o assicurarsi in altro modo di quali siano i costi ricorrenti e i costi una tantum da sopportare durante il primo anno e negli anni successivi.

Da tenere in particolare conto:
– i costi d’attivazione;
– i costi per l’eventuale installazione di dispositivi;
– i costi per il modem (se sono a parte rispetto al canone);
– il canone al termine del periodo promozionale;
– i costi nel caso di disdetta prima della scadenza del vincolo contrattuale.

3 – Valutare i servizi aggiuntivi
Nella foga della chiusura di un contratto, si potrebbe sottovalutare la sottoscrizione di servizi aggiuntivi o l’acquisto di prodotti in vendita abbinata. Opzioni che potrebbero risultare interessanti e utili, ma che impattano sulla bolletta mensile e, in alcuni casi, generano vincoli contrattuali di fatto. Se non si ritengono strettamente necessari, è sempre meglio evitarli.

Un esempio su tutti è il modem: oggi, i provider non possono più obbligare all’acquisto di un modem per la fruizione della loro offerta. Solitamente, i dispositivi forniti dai provider vengono offerti a prezzi fuori mercato. Tuttavia, può essere consigliabile optare per questa soluzione nel caso in cui il consumatore non sia pratico nella configurazione dei modem/router.

4 – Comprendere i tempi di attivazione
Una delle principali fonti d’indignazione da parte dei consumatori sono i tempi di attivazione delle nuove offerte Internet e telefono da fisso. Forse abituati alle tempistiche del cambio operatore su mobile, le attivazioni che richiedono fino a 40 giorni possono far sorgere il sospetto di essere stati abbandonati in quel limbo moderno dell’assenza del servizio Internet a casa. Eppure, le condizioni di servizio pubblicate sul sito di ciascun fornitore parlano chiaro. Per cambiare operatore bisogna essere anche pronti a rimanere disconnessi per un mese o più. Ma si tratterebbe solo dell’ipotesi peggiore e l’onnipresenza dei dispositivi mobile può ben supplire a tale mancanza.

5 – Richiedere una consulenza
Esistono diversi servizi di comparazione delle tariffe Internet: si tratta di società che presentano le offerte così come proposte dai provider, guadagnando sulla chiusura dei contratti grazie ad accordi stretti con i fornitori. Utilizzando tali servizi, dunque, non si ha il rischio di maggiorazione delle tariffe.

Contattando tali realtà, si può richiedere una panoramica delle offerte o si può chiedere la soluzione ideale per un’esigenza specifica. La consulenza è gratuita e non impegna all’acquisto.

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