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Ambiente

I Fridays for Future lanciano la petizione da un milione di firme

Pantaleo Romano

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Obiettivo un milione di firme: è questo il numero che gli attivisti di Fridays for Future intendono raggiungere entro settembre 2020.

La petizione raccoglierà le firme da tutta Europa per chiedere all’Unione Europea una svolta concreta nelle politiche ambientali. L’iniziativa ha visto coinvolti anche gli attivisti torinesi che oggi, 10 gennaio, hanno iniziato la raccolta firme da Piazza Castello.

Come sostiene Edoardo di Stefano, membro della sezione torinese dei Fridays For Future, l’Europa non ha fatto abbastanza per l’emergenza climatica.

“Noi chiediamo che vengano ridotte dell’80% le emissioni di CO2 entro il 2030 e vengano azzerate entro il 2035; chiediamo che non vengano conclusi trattati commerciali con Paesi che non hanno un piano per mantenere l’aumento di temperatura al di sotto del limite previsto; chiediamo che venga introdotto un dazio al confine in base a quanta CO2 è stata emessa per produrre il prodotto importato; chiediamo infine all’UE di fare formazione sul tema”. Queste le richieste dei giovani ambientalisti capeggiati da Greta Thunberg.

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