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La sindaca di Castello di Annone: “All’emergenza Covid si aggiunge quella per l’immigrazione”

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“Stiamo vivendo questo momento difficile e all’emergenza Covid si aggiunge quella per l’immigrazione– scrive la sindaca di Castello di Annone, Silvia Ferraris in una nota – Castello di Annone è una piccola comunità, ormai abituata a conviverci ma gli ultimi giorni si sono rivelati particolarmente pesanti.

Il piccolo paese di Castello di Annone è stato al centro del discorso pubblico degli ultimi giorni per il trasferimento di una settantina di migranti, operazione decisa dal Ministero dell’Interno.

“Abbiamo rassicurato la popolazione – continua – e alla luce delle ultime notizie della fuga di alcuni immigrati, la posizione da mantenere è decisamente scomoda: abbiamo chiesto sacrifici ai nostri cittadini e non dobbiamo tollerare una situazione di questo genere, che aumenta il malcontento e soprattutto il rischio sanitario.”

I migranti sono arrivati con un tampone già effettuato e sono stati sottoposti a un secondo tampone dopo il loro arrivo in provincia di Asti. Nella giornata di ieri, 20 agosto, 9 di loro sono scappati dal centro di accoglienza, di cui 2 sono stati rintracciati in Valle d’Aosta.

“Non si possono gestire persone che non intendono essere gestite – scrive Ferraris – che non rispettano le regole dello stato che le ospita: la nostra non è intolleranza ma solo buon senso e chiediamo alle istituzioni di essere tutelati.”

“Come Amministrazione comunale – conclude – non abbiamo voce in capitolo sulla gestione dell’ex sede dell’Aeronautica militare, sulla cui destinazione siamo da sempre spettatori impotenti, ma riteniamo quantomeno fondamentale la tutela e la salvaguardia della sicurezza della nostra popolazione che continua a dover subire scelte governative imposte. Dobbiamo essere tolleranti, dobbiamo essere accoglienti ma gradiremmo anche essere rispettati, in primis dallo Stato centrale soprattutto in un periodo già difficile e delicato come questo.”

Foto di Szeder László, CC BY-SA 4.0

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