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Una carovana di Extinction Rebellion da Torino a Milano per la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico

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In occasione degli incontri preparatori alla Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (preCOP26), che avranno luogo a Milano dal 28 settembre al 2 ottobre, una carovana di cittadini partirà in bici da Torino alla volta del capoluogo lombardo, con l’obiettivo di comunicare l’urgenza e la gravità del collasso climatico ed ecologico a tutte le persone che si incontreranno durante il tragitto.

La carovana, coordinata da Extinction Rebellion, partirà da Torino il 25 settembre e arriverà a Milano il 27, dopo aver fatto tappa a Trino Vercellese il 25 sera e nei pressi di Novara il 26 sera.

Con questa pedalata si vuole portare l’attenzione dei cittadini sui quattro giorni di incontri milanesi (preCOP26), durante i quali i rappresentanti di quaranta nazioni cercheranno di mettere le basi per accordi internazionali sulla riduzione dell’emissioni climalteranti. Questo appuntamento, insieme alla Conferenza (COP26) vera e propria di novembre a Glasgow, è, nelle parole del Sir David Attenborough, “l’ultima occasione per fermare la catastrofe climatica” [Uk COP26].

Le COP che si sono susseguite negli ultimi 26 anni non sono state in grado di porre obiettivi concreti e vincolanti ai governi per risolvere l’attuale crisi climatica ed ecologica. Nonostante le dichiarazioni, gli accordi e le promesse, le emissioni hanno continuato ad aumentare e, negli ultimi anni, ad accelerare [National Observer].

L’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato in giugno, prevede scenari più drammatici di quanto dettagliato nei precedenti, nei quali “le temperature superficiali globali continueranno ad aumentare almeno fino a metà secolo qualunque sia lo scenario [di emissioni] considerato” [IPCC]. Questo significa che, qualsiasi cosa faremo, il limite di 1,5°, nei fatti, verrà comunque superato. Abbiamo già innescato fenomeni irreversibili: i terribili incendi, le bolle di calore e le alluvioni di questa estate ne sono una testimonianza.
Nello scenario migliore, quello con azzeramento emissioni climalteranti nette entro il 2050, si potrebbe ancora contenere l’aumento delle temperature entro i 2°C.
Un aumento di 1,5 o 2°C fa una grande differenza. Agendo subito, in maniera radicale e tempestiva, i governi possono prendere misure che riducano i peggiori effetti di questa crisi. Ma i governi agiranno solo se i cittadini chiederanno interventi efficaci e pretenderanno il cambiamento.

Il 2021 è un anno cruciale nella lotta alla crisi climatica e alla sesta estinzione di massa. La carovana da Torino a Milano è l’occasione per invitare tutti a fare sentire la propria voce.

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