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Cronaca

‘Pusher dell’autobus’ a Torino, arrestato insieme ad altre due persone

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La scorsa settimana gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno arrestato 3 soggetti, di 39, 33 e 31 anni, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Nei giorni precedenti, un’attività d’indagine si è concentrata sulla figura del trentanovenne, mettendone in luce il modus operandi: l’uomo era solito svolgere la propria attività di pusher sugli autobus di linea della città, dove avveniva la cessione dello stupefacente e dopo aver incontrato alla fermata l’acquirente.

Venerdì scorso, i poliziotti vedono lo straniero uscire da uno stabile in zona Aurora e dirigersi verso una pensilina del trasporto pubblico in corso Giulio Cesare. Una volta lì, il pusher sale a bordo di un autobus appena giunto alla fermata, seguito velocemente da altri 4 soggetti. Gli agenti intervengono, bloccando il reo che, immediatamente, deglutisce quanto occultato nel cavo orale. Perquisito, viene trovato in possesso di alcune chiavi, riconducibili, a detta del trentanovenne, ad un appartamento ubicato poco distante. I poliziotti, consapevoli che l’uomo stia mentendo, si recano presso lo stabile da cui era stato visto uscire in mattinata.

Fatto accesso all’interno del palazzo, viene perquisita l’abitazione, constatando la presenza di altri due soggetti, gravati da precedenti di Polizia e sottoposti a diverse misure cautelari. Il trentatreenne era sottoposto dal mese di giugno agli arresti domiciliari mentre il trentunenne era destinatario di un divieto di dimora nel comune di Torino.

Con l’ausilio delle due unità cinofile antidroga Caio e Naik, gli operatori scoprono dietro un pensile della cucina un sacchetto contenente 4 calzini, al cui interno erano nascosti 250 ovuli tra cocaina e crack, per un peso totale di circa un etto e mezzo, ed un bilancino di precisione. Inoltre, nel locale della mansarda, sono stati trovati quasi 3500 euro in contanti, materiale per il confezionamento e diversi apparecchi elettronici, tra cellulari e tablet.

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