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Tempio crematorio di Biella, ridotto con “patteggiamento in appello” le pene dei fratelli Ravetti

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La Corte d’Assise d’Appello di Torino oggi, martedì 25 gennaio, ha deciso con un “patteggiamento in appello” in camera di consiglio una riduzione delle pene per Alessandro e Marco Ravetti, amministratori della So.cre.bi, azienda venuta alle cronache per le cremazioni multiple, le tombe profanate e le ossa buttate nella spazzatura al tempio crematorio di Biella. La pena per Alessandro Ravetti passa da 5 anni e 4 mesi a 4 anni e un mese e per il fratello Marco Ravetti da 5 anni a 3 anni e 10 mesi. Sono confermati tutti i capi d’accusa.

“Una condanna giusta per le sole 10/12 vittime confermate – commenta il Comitato A Casa Con Me a News Biella – . Troppo poche per chi si ritroverà per tutta la vita con domande che non avranno mai una risposta. Siamo fiduciosi sulla giustizia perché oggi  abbiamo avuto conferma che ci battiamo per un motivo valido. Vogliamo giustizia e chiarezza ed oggi nessun capo d’accusa è decaduto … SONO COLPEVOLI, sono anni che lo diciamo ed oggi è stato nuovamente confermato . Per noi non è cosa da poco. Ciò che ora importa è continuare a lottare per dare giustizia a TUTTI i nostri parenti e far si che arrivi veramente una pena esemplare e da esempio per chi un giorno volesse nuovamente rifare ciò che hanno tranquillamente fatto per anni i fratelli Ravetti”.

Il 5 aprile ci sarà un’altra udienza per valutare le circa 70 querele e denunce arrivate in ritardo principalmente da famiglie residenti fuori provincia che hanno saputo in ritardo della vicenda.

Foto Google Streetview

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