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Cronaca

Scontri a Torino, gli studenti a Lamorgese: “La retorica dell’infiltrato non funziona”

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Gli studenti replicano al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che, relazionando il Senato sui disordini scoppiati il 28 gennaio, ha parlato delle infiltrazioni dei centri sociali dietro gli scontri durante le manifestazioni di protesta. “A Torino la retorica dell’infiltrato non funziona e non l’accettiamo”, dichiarano.

“Tutte le dichiarazioni fatte dal ministro in Parlamento sono unico strumento che hanno per giustificare le vergognose violenze sugli studenti”, dice Sara, davanti al liceo D’Azeglio di Torino. “Abbiamo chiesto le dimissioni del ministro per decenza, è la cosa più corretta che in questo momento potrebbe fare”, aggiunge Dimitri.

“In questa città ci sono tanti studenti e studentesse che fanno parte di organizzazioni studentesche che si confrontano e immaginano un mondo diverso. Alcuni si incontrano anche nei centri sociali, hanno collettivi o altre forme di organizzazione ma non credo che questo sia un crimine o voglia dire essere infiltrati”.

Secondo gli studenti, inoltre, il ministro Lamorgese “doveva prendersi la responsabilità pubblicamente per le teste degli studenti spaccate dalla polizia”. Per domani, venerdì 11 febbraio, i ragazzi hanno annunciato una mobilitazione davanti alla Prefettura di Torino.

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