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Cronaca

Borgaro, arrestato Giuseppe Delicati, il medico che firmava esenzioni al vaccino

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Giuseppe Delicati, medico di Borgaro, che firmava a chiunque, anche non suoi assistiti, certificati di esenzione al vaccino anti-covid, è stato arrestato dai carabinieri del Nas.

Delicati è accusato di “errore determinato dall’altrui inganno” e “falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici”.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza ed il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato in relazione al rilascio di un numero indeterminato di certificati medici di esenzione o differimento dalla vaccinazione Covid-19, in assenza del requisito essenziale relativo al possedimento della qualifica di medico vaccinatore nell’ambito della campagna di vaccinazione al Covid-19, qualifica ricoperta dal medico solo per un brevissimo lasso temporale intercorso dall’ottenimento delle fiale ad ottobre 2021 fino alla data di revoca della convenzione con il S.S.N. disposta quale provvedimento disciplinare dall’ASL di competenza TO4.

Le indagini della procura di Torino nei confronti del medico noto per le posizioni No Vax erano iniziate nel settembre 2021, quando aveva manifestato pubblicamente le sue idee contrarie al vaccino ed era emerso un assembramento anomalo di utenti in coda all’esterno del suo studio medico di Borgaro.

Inoltre, in ipotesi accusatoria la condotta del medico è stata ritenuta lesiva degli interessi delle pubbliche amministrazioni che tramite i suoi certificati sarebbero state indotte in errore sulla sussistenza di idonee condizioni di sicurezza per l’ammissione al servizio di diversi professionisti soggetti all’obbligo vaccinale (personale sanitario, scolastico o appartenente alle forze dell’ordine), i quali avrebbero cercato dunque di evitare di essere sottoposti al provvedimento di sospensione dal servizio attestando contrariamente al vero l’incompatibilità di talune patologie con il vaccino Covid.

Dopo l’accusa di falso ideologico , l’Asl gli aveva revocato la convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale non riuscendo però a impedirgli di continuare a firmare certificati di esenzione dal vaccino contro il SARS-CoV-2.

 

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