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A Torino l’arte pubblica per attivare le comunità locali

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URRÀ TORINO_ URban RegenerAction in Torino, giunto alla 2° edizione dal titolo “Il tempo dell’immaginazione urbana”, è un progetto promosso dall’Associazione Kallipolis in collaborazione con Atc del Piemonte Centrale, con il patrocinio della Circoscrizione 5 della Città di Torino e il sostegno di Compagnia di San Paolo; scommette sull’arte pubblica quale strumento di attivazione delle comunità locali in aree di edilizia popolare grazie ad attività mirate di rigenerazione urbana.

Urrà Torino promuove la cultura come strumento di empowerment di una parte della cittadinanza spesso associata a degrado e marginalità. Gli interventi prevedono quindi la decentralizzazione di iniziative culturali ed artistiche in aree “periferiche”, valorizzandole quali luoghi di interesse attraverso il coinvolgimento diretto degli abitanti.

L’arte pubblica può innescare quindi un processo di riqualificazione culturale restituendo valore al prezioso patrimonio architettonico dell’edilizia residenziale pubblica in Italia.L’intento è di creare un legame profondo con la popolazione in un percorso di immaginazione collettiva.

Come nuova area per questa edizione è stato scelto il complesso di residenza pubblica di via Verolengo / Via Forlì costituito da due isolati, all’interno di Lucento, quartiere periferico a carattere popolare.

In seguito alla call aperta per la selezione dell’artista che avrebbe attivato la residenza nell’area, la giuria tecnica guidata da Sergey Kantsedal, curatore per questa seconda edizione di Urrà, e composta da Luisa Perlo – curatrice e cofondatrice di a.titolo -, Caterina Avataneo – curatrice indipendente -, Guido Costa – curatore e gallerista – ,Gianluigi Recuperati – scrittore – e Simona Patria – Atc del Piemonte Centrale – ha selezionato l’architetto e artista Maurizio Cilli. Dopo un’attenta e approfondita analisi della storia del territorio e a partire dalle memorie degli abitanti propone “Forme vaghe danzarono sul fango lucente”: un’azione dal vivo che nella sua improvvisa e transitoria consistenza attraversa i cortili e si configura con i caratteri di un passage che evoca gli stati emotivi di una processione rituale.

“Il contesto di questo lavoro sono i cortili del quartiere connotati da un’architettura di qualità risalente al 1910, nei quali appare evidente una precaria gestione della manutenzione delle parti comuni, scarso decoro e un senso di diffuso disincanto e rassegnazione nelle parole di chi le abita dovuta all’incuria generalizzata del bene comune.”

Al centro la ricostruzione di una memoria collettiva dalla quale ripartire e da celebrare con una performance artistica nei cortili dei due complessi residenziali, con il coinvolgimento delle realtà oggi attive sul territorio. L’intenzione è quella di determinare le condizioni “scultoree” di un “tableau vivant” non pianificato, capace di risvegliare il desiderio di rifondare una rappresentanza attiva di Comunità.

“ho scelto di sperimentare un’esperienza collettiva dal vivo da imprimere e conservare nella coscienza della memoria affettiva. L’opera assume le sembianze di una rappresentazione rituale suggestiva. Questo esperimento è definito Momentary Place e attraversa i cortili evocando gli stati emotivi di una processione rituale”. Sono coinvolti nell’azione la Banda Musicale Salus diretta dal Maestro Massimo Sanfilippo e la voce soprano Fè Avouglan. Il progetto è curato da Sergey Kantsedal. L’artista dedica questo lavoro all’amica Luisa Perlo, curatrice del collettivo a.titolo recentemente scomparsa.

L’evento avrà luogo il giorno venerdì 28 ottobre alle ore 18 con appuntamento in via Verolengo 181 a Torino.

Foto di Cosimo Maffione

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