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Ambiente

Il 2023 per Coldiretti Torino: battaglie contro il cibo sintetico, contro il consumo di suolo e per l’energia green

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Coldiretti Torino ha annunciato in una nota gli obiettivi per l’anno che sta per cominciare. Al primo posto vi è la continuazione della raccolta firme per il divieto di mettere in commercio cibo prodotto in bioreattori, ovvero il cibo sintetico. Proseguirà anche la battaglia contro il consumo di suolo, per far rimanere in vita i grandi appezzamenti di verde del territorio piemontese e non solo. Coldiretti ha affermato che si batterà anche per il contenimento della fauna selvatica (infatti ha sostenuto le nuove misure del Governo per l’uccisione dei cinghiali), per l’energia green prodotta dalle aziende agricole, per le misure per fare fronte alle ondate di siccità, per l’equo compenso degli agricoltori, per l’inserimento dei giovani in agricoltura.

“Il futuro della Terra passa, prima di tutto, per la difesa del cibo naturale e di chi lo produce tutti i giorni curando le nostre campagne e le nostre montagne – ha spiegato il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Le nostre non sono rivendicazioni corporative ma sono richieste che riguardano tutti i cittadini. Non vogliamo che le multinazionali producano il nostro cibo, non vogliamo che la fabbricazione di cibo da laboratorio danneggi l’ambiente e non vogliamo che l’esclusiva dei brevetti costringa gli agricoltori di tutto il mondo a lasciare le campagne mentre l’Onu annuncia che siamo arrivati a 8 miliardi su questo Pianeta”.

“La nostra battaglia per un cibo sano alla portata di tutti – continua Mecca Cici – include la rivendicazione per un prodotto ben remunerato agli agricoltori e libero da meccanismi speculativi: per questo vigileremo perché sia applicata la norma contro le pratiche sleali. Nell’anno che sta per arrivare dovremo dimostrare di avere imparato dagli errori. Distruggere il suolo agricolo non è più sostenibile così come non possiamo continuare a subire le estati povere di precipitazioni. Vanno bloccati i progetti che consumano suolo fertile e vanno avviati quelli per accumulare acqua per l’irrigazione. Ma dovremo affrontare anche temi cruciali come il depopolamento dei cinghiali per fermare la distruzione dei campi e la diffusione della peste suina e come l’opportunità della produzione di energia fotovoltaica dai tetti delle aziende agricole.”

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