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Juventus: Elkann ricorda il legame con il club, una delle forti passioni del nonno

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Solo un paio di giorni fa, La Stampa e Repubblica avevano pubblicato una lunga intervista a John Elkann, in occasione dell’anniversario della morte del nonno Gianni Agnelli. Elkann aveva toccato molteplici temi, tra i quali la penalizzazione inflitta alla Juventus.

“La Juventus è la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale. – aveva detto Elkann – L’ingiustizia di questa sentenza è evidente: in molti l’hanno rilevato, anche non di fede bianconera, e noi ci difenderemo con fermezza per tutelare l’interesse dei tifosi della Juve e di tutti quelli che amano il calcio”.

Oggi, in una intervista rilasciata a Les Echos e riportata da Calcio e Finanza, il numero uno di Exor ha affermato: “Andrea rimane azionista della nostra holding Giovanni Agnelli Bv, dove siede nel consiglio di amministrazione. Ha svolto un lavoro molto importante come presidente della Juventus per dieci anni. Ha deciso con il CdA della società di fare un passo indietro per difendersi meglio da una serie di accuse che, ad oggi, non sono state affatto provate. Vuole concludere questo capitolo della sua carriera ed esamina le sue opzioni”.

John Elkann ha inoltre ricordato che la dinastia torinese festeggerà quest’anno i cento anni di proprietà della Juventus, aggiungendo: “È un legame forte che ha resistito a varie crisi durante la sua esistenza”. Una delle “passioni forti del nonno” a cui non intende certo rinunciare. “Ho sempre ammirato il coraggio di mio nonno. Se c’è un esempio che mi ha dato è quello di essersi sempre assunto le proprie responsabilità, nei momenti difficili e nonostante gli alti e bassi che ha attraversato – ha aggiunto -. Prima con FCA, poi con Stellantis, abbiamo portato avanti il ​​progetto di mio nonno. Il suo obiettivo era avere le dimensioni per poter competere a livello globale. Sarebbe molto orgoglioso vedere la realtà di Stellantis oggi e vedere come, con la famiglia Peugeot al nostro fianco come azionisti di riferimento, e Carlos Tavares come direttore generale, ci siamo impegnati a costruire una ‘mobile tech company’, leader mondiale nella mobilità sostenibile”.

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