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Cultura

I have a dream, alla galleria d’arte di Torino Spazio44 una mostra collettiva sui sogni

Tutto inizia da una riflessione: “Era consapevole, il reverendo Martin Luther King, di incidere le sue parole nel marmo vivo della storia?

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La galleria d’arte di Torino Spazio44 promuove la mostra collettiva di arte contemporanea “I HAVE A DREAM”, dal 30 giugno al 14 luglio 2023.

Tutto inizia da una riflessione: “Era consapevole, il reverendo Martin Luther King, di incidere le sue parole nel marmo vivo della storia? Sì, lo era.
Quel 28 agosto del 1963, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, quando pronunciò il suo discorso davanti al Lincoln Memorial di Washington era consapevole di aver inciso con parole che avrebbero lasciato il segno: “Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla Storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro Paese”.

ONE MAN. ONE MARCH. ONE SPEECH. ONE DREAM.
Dal 28 agosto 1963 l’espressione “I have a dream” è diventata un’icona universale. In un discorso di 17 minuti Martin Luther King ha scolpito la potenza del suo messaggio, affidandolo ai posteri.
“Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivano un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. HO UN SOGNO, OGGI!”

Prendendo spunto da questo messaggio, la galleria d’arte Spazio44 organizza una mostra collettiva dedicata alle parole più famose del leader rivoluzionario.

E voi che sogni avete?
Chi non ha mai fatto un sogno ad occhi aperti? Chi non desidera, auspica, lotta ardentemente per la realizzazione di un sogno? Tutti ci rifugiamo nella speranza della sua concretizzazione. Molto spesso ci vengono in aiuto la mente e l’inconscio quando materialmente cadiamo addormentati, proiettando le nostre fantasie e desideri nell’attività onirica. Dall’antichità ad oggi, il sogno, inteso sotto tutte le sue sfaccettature e molteplici significati, è un tema molto caro, dalla letteratura alle arti visive. Tanti artisti e scrittori sono stati ispirati dal sonno. Si sono spinti sempre più alla ricerca di una rappresentazione del sonno e del sogno, argomento piùattuale che mai.
Nel mondo dell’arte classica non è raro ritrovare sculture ed affreschi che rappresentano le divinità, ninfe o scene mitologiche che hanno per soggetto il sonno, il sogno, inteso come molle abbandono all’ebbrezza, all’eros, o come forza rigeneratrice e profetica. Gli episodi mitologici si sprecano, così come le splendide testimonianze dal passato che affollano i siti archeologici e i musei di tutto il mondo.
Dormire e sognare profondamente nell’ambito mitologico è spesso legato all’amore in modo molto stretto. Anche in questo caso le sculture e gli affreschi che ritraggono miti di amanti appassionati o disgraziati sono presenti largamente nell’ambito artistico.

Talvolta l’immagine onirica è legata all’ambito biblico o ad un evento storico. Le chiese e le cappelle sono con le narrazioni bibliche dove non mancano le citazioni di sogni premonitori e annunci angelici.

Nel Settecento, con l’avvento dell’Illuminismo, la rappresentazione del sogno inizia ad acquisire un nuovo linguaggio. Il sogno non è più solo una cosa benevola, ma ha insito anche il germe della ragione, dei dubbi, degli incubi che esso è capace di proiettare.

Alla fine dell’Ottocento gli studi scientifici del neurologo e psicanalista austriaco Sigmund Freud influenzarono anche il mondo dell’arte e della letteratura. Artisti simbolisti e surrealisti traevano ispirazioni dalle sue teorie. Fondamentale è il saggio del 1899 “L’interpretazione dei sogni”. I dipinti di Salvador Dalí sono gli archetipi della trasposizione su tela del mondo onirico. L’artista catalano incarna alla perfezione le teorie del Surrealismo e l’incontro con Freud rafforza le sue conoscenze sul mondo dei sogni. Moltissime sue opere sono dettate dall’inconscio e ispirate a sogni ed incubi realizzati dall’artista, che dipinge i frutti mostruosi della sua mente in chiave simbolica.
Il tema dell’ignoto mondo dei sogni non smetterà mai di interessare, con esiti sempre più sorprendenti.

William Shakespeare nella sua ultima opera “La tempesta”, pronuncia profeticamente una frase diventata eterna: “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e nello spazio d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita”. Così parlava dell’essenza più profonda del nostro mondo interiore che si manifesta durante la notte. I sogni sono le nostre emozioni, le sensazioni, i pensieri e le immagini che viviamo durante ogni giorno della nostra vita, impossibile rinunciarci.

Una tecnica proposta da Salvador Dalí fare un breve pisolino con una grossa e pesante chiave stretta in mano.  Secondo Dalì, subito dopo essersi addormentato, la chiave sarebbe caduta dalla mano dell’artista svegliandolo proprio nel momento in cui i suoi sogni erano ancora chiari e vividi. In questo modo, le visioni che si erano materializzate nel sonno sarebbero rimaste facilmente registrabili e traducibili in un’opera d’arte autentica e originale.
Più recentemente, un certo numero di psicologi, psicoanalisti e consulenti ha dato suggerimenti su come ottenere dall’inconscio l’ispirazione artistica. In generale, anche gli psicologi ritengono che l’analisi dei sogni possa stimolare la creatività.

Con questa mostra collettiva, Spazio44, appurato che i sogni influenzano la creatività di tutti noi, mira ad aiutare gli artisti a produrre opere d’arte elaborando la materia onirica, guidandoli a identificare i simboli più vividi del sogno e ad esplorare le sue immagini più potenti, incoraggiandoli a sperimentare nuovi mezzi e tecniche artistiche, diverse da quelle praticate solitamente, in modo tale da superare i blocchi creativi e trovare un nuovo modo di lavorare.

Ecco gli artisti che ci faranno vedere i loro sogni:
Antonello Alessandro
Bichescu Mariana
Cerquetti Lorella
Coniglio Giorgia
Costi Susi
Gattoli Flavia
La Mensa Vincenzo
Moauro Sabina
Nicolis Albino
Trento Franco
Venti Gioia
Virvar
Zammit-Lewis Mario

OSPITI
Converso Claudia
Giani Rosanna

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