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Alessandria

Per seguir la Resistenza, intervista con Grazia Poggio e Marco Gaglione

Una raccolta di racconti sulla Resistenza

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Tagliolo Monferrato – L’importanza della Memoria. L’importanza di ricordare quanti hanno combattuto, si sono esposti, hanno messo a disposizione del futuro dell’Italia la propria vita. E’ senza dubbio meritevole l’iniziativa di Neos Edizioni, che ha pubblicato una raccolta di racconti dedicati alla Resistenza.

Per seguir la Resistenza è in realtà qualcosa di ancora più specifico e interessante. I racconti sono infatti tutti ambientati a Tagliolo Monferrato, Comune che insieme all’Anpi locale, la sezione “Pierina Ferrari”, ha concesso il patrocinio all’opera. Sono storie di lotta, di voglia di libertà, quasi sempre storie di giovani e giovanissimi, perchè i partigiani erano ragazzi capaci di lottare per il futuro.

Quattordici racconti ribelli per Tagliolo, quindi, curati dal Presidente dell’Anpi e Presidente del Consiglio di Biblioteca, Marco Gaglione, e dalla bibliotecaria della Biblioteca Comunale “Nelson Mandela” di Tagliolo, Grazia Poggio, che abbiamo intervistato.

Come è nata l’idea di questa raccolta?

Grazia Poggio: La Biblioteca di Tagliolo Monferrato è una realtà particolarmente attiva sul territorio ovadese. Tante sono le presentazioni di libri che facciamo e molti sono gli scrittori e le scrittrici con cui entriamo in contatto e molto spesso in sintonia ed amicizia. Questo ci ha portato ad ideare questa Antologia, che rappresenta, quindi, quell’apporto culturale che la Biblioteca Comunale “Nelson Mandela” di Tagliolo Monferrato vuole dare alla sua comunità ed è un piccolo traguardo per tutto ciò che si è costruito in questi anni con impegno e passione.
Abbiamo inoltre voluto dare tutti i proventi ricavati dalla vendita del libro alla Centro diurno per disabili “Lo zainetto” di Ovada, una realtà importante che ha visto i suoi educatori quest’anno portare le persone con disabilità gravi presso la nostra struttura per leggere loro alcuni libri.

Che ruolo ebbe Tagliolo Monferrato nella Resistenza?

Marco Gaglione: Tagliolo come paese non conobbe un elevata serie di azioni partigiane, mentre diversi tagliolesi si impegnarono attivamente, sia tra le file dei partigiani combattenti, come Pierina Ferrari, nome di battaglia Milly, staffetta partigiana che fu catturata nei giorni del rastrellamento della Benedicta e che conobbe prigionia e tortura, sia tra chi sosteneva con cibo e ricovero i primi. Questa apparente tranquillità non deve però trarre in inganno: il 15 marzo 1944 fu sequestrato e fucilato il segretario locale del fascio, analoga sorte fu probabilmente quella che riguardò il parroco Don Pelizzari (scomparso e mai ritrovato), ad esempio. Lungo la strada panoramica della Colma, invece, un cippo ricorda l’uccisione di Giuseppe Garello ad opera dei fascisti.

I racconti che troviamo nel volume si ispirano ad eventi realmente accaduti?

Marco Gaglione: Molti racconti sono veri o verosimili, riportando alla memoria situazioni ed eventi di cui tutti abbiamo sentito raccontare una qualche versione, testimonianza di come la Resistenza si è impressa nella memoria collettiva e quanto profondamente ha toccato la gente della nostra zona. Importante è la presenza de “Il diario di Nanuk” un vero documento dell’epoca, parte del diario tenuto dalla madre dell’autrice, che ben fa capire la confusione e la vita giornaliera in quel periodo, mostrandoci come le normali aspettative di una giovane ragazza vanno ad intrecciarsi con le vicende di un paese in guerra dove la violenza e la morte sono parte del quotidiano.

Come avete selezionato gli autori presenti nella raccolta?

Grazia Poggio: Gli autori e le autrici presenti sono coloro che in questi anni sono stati maggiormente vicino alla nostra Biblioteca, presentando i loro libri, ritornando con piacere per le nuove pubblicazioni, o portando idee e nuova linfa culturale. Durante le presentazioni ci fa sempre piacere far notare come su quattordici richieste siano pervenute immediatamente quattordici risposte positive, a sottolineare come a discapito di impegni, scadenze già prese tutti abbiano voluto dare il loro contributo per questo progetto. In più esiste, per noi, un quindicesimo autore : Santino Repetto, professore di storia dell’arte ora in pensione che ha creato la meravigliosa ed accattivante copertina.

Quanto è importante continuare a raccontare la Resistenza?

Marco Gaglione: Importantissimo, senza continuarne la memoria, senza ripeterne e impararne i valori, corriamo il rischio di perderci, di scivolare nell’indifferenza, nell’egoismo e nel chiuderci in noi stessi, rinunciando ad occuparci del nostro paese (indipendentemente da l’uso della maiuscola o meno). Molti scrittori, partigiani e prigionieri, ci hanno raccontato le loro esperienze e ci hanno lasciato un compito perché quello che hanno visto e subito non si ripeta, magari non in forme identiche ma similari. Un monito che dovremmo sempre tenere bene a mente conto tutte le forme di totalitarismo.

Il libro ha intrapreso un viaggio per farsi conoscere? Magari nelle scuole del territorio?

Marco Gaglione: Stiamo realizzando una serie di presentazioni perché sia conosciuto da un numero sempre maggiore di persone, perché possano leggere e apprezzare il lavoro di così tanti Autori che ci hanno aiutato nel realizzarlo e poi anche perché più saranno i volumi venduti, più sarà importante il contributo che riceverà “lo Zainetto”.
Per quanto riguarda le scuole, Tagliolo ha la fortuna di avere la scuola primaria, per cui si è organizzato un piccolo incontro durante il quale è stato letto agli alunni un breve racconto con protagonista un loro coetaneo.

C’è un racconto che hai amato più degli altri?

Grazia Poggio: Mi è piaciuto ogni racconto, ogni autore ha un suo stile e tutti hanno affrontato il tema in maniera diversa. Se proprio devo dirne uno scelgo il racconto dello scrittore Bruno Volpi per un valore affettivo in quanto i partigiani citati nel testo sono persone con cui sono cresciuta e dalle quali ho tratto insegnamenti che non mi abbandoneranno mai.

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