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Cultura

La morte di Giuliano Montaldo, che girò in Piemonte il primo e l’ultimo dei suoi film

Premiato con il David alla carriera nel 2007

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Roma – Si è spento oggi, a 93 anni, Giuliano Montaldo, uno degli autori più apprezzati del panorama italiano. Nato a Genova, Montaldo ha realizzato quasi 30 film da regista ed una ventina come attore. Tra i titoli più noti “Sacco e Vanzetti” del 1971, “L’Agnese va a morire” del 1976, la miniserie tv su Marco Polo del 1982, ma è impossibile indicare pochi titoli.

Premiato con il David alla carriera nel 2007, ne ricevette un secondo nel 2018, come attore non protagonista per “Tutto quello che vuoi”, lui grande regista.

La sua carriera è stata più volte legata al Piemonte. Il particolare curioso è che cominciò e finì nella nostra regione. “Tiro al piccione”, il suo film d’esordio del 1961,, venne infatti realizzato tra il vercellese e Stresa, sul Lago Maggiore. Il suo ultimo film, “L’industriale” del 2011, venne invece girato a Torino, con l’aiuto della Film Commission, che lo supportò anche per il precedente “I demoni di San Pietroburgo”, del 2008, quando Torino si trasformò in una gelida Russia.

Il cinema italiano perde un protagonista garbato ed elegante. Per quanto lo abbiamo conosciuto, un uomo sempre disponibile e pronto al dialogo.

La foto che abbiamo scelto per ricordarlo è della Film Commission Torino Piemonte ed è stata scattata proprio sul set de “L’industriale”.

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