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Sulla Sacra di San Michele la “Spada d Luce” dell’Arcangelo Michele

Il fascio di luce sarà visibile dal 23 settembre al 30 settembre 2023 in occasione della della festa di San Michele

Redazione Quotidiano Piemontese

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In occasione della festa di San Michele, dal 23 settembre al 30 settembre 2023, un fascio di luce di circa 3 km si ergerà nel cielo, partendo dalla Sacra di San Michele, simboleggiando la spada dell’Arcangelo Michele.

Un unico raggio luminoso, con inclinazione fissa di 47 gradi e puntato verso est, ove sorge il sole, ove guarda il finestrone absidale della Sacra di San Michele. Un messaggio di speranza, ma anche di unione tra terra e cielo, tra i popoli che mai come ora appaiono nuovamente divisi, come se non avessimo ancora imparato che siamo tutti abitanti della stessa casa, il pianeta Terra.

L’idea

Il progetto nasce da un’idea del fotografo Franco Borrelli, che negli anni ha pubblicato diversi libri fotografici riguardanti la Sacra, ed è stato poi sviluppato in collaborazione con il light-designer Riccardo Croce e Michele Peyrani, autore del libro “21 passi con l’Arcangelo Michele” e profondo conoscitore delle leggende sul principe delle milizie. L’obiettivo del progetto, come sottolinea il Rettore Don Claudio Papa, è quello di avvicinare tutte le persone, fedeli e non fedeli, storici e curiosi, attraverso la luce, nell’ammirazione di un luogo sacro ricco di storia, architetture incomparabili e misticismo.

La storia della Sacra di San Michele

Intorno al 983-987 San Giovanni Vincenzo, vescovo di Ravenna, ispirato da una visione dell’arcangelo, iniziò la costruzione della Chiesa dedicata a San Michele sul monte Pirchiriano. Il monastero visse la sua stagione più favorevole sotto la guida dei benedettini, i quali si impegnarono ad accrescerne la fama e il potere in tutta Europa. A questo periodo florido, seguirono due secoli di decadenza con la soppressione dell’ordine benedettino e il quasi totale abbandono del complesso monastico. Un cambiamento decisivo avvenne nel 1836, quando re Carlo Alberto di Savoia affidò la Sacra di San Michele ad Antonio Rosmini e all’ordine da lui appena fondato.

I padri Rosminiani sono tutt’oggi i gestori e custodi dell’Abbazia che, dal 1994, è stata riconosciuta come monumento simbolo della Regione Piemonte.

Peculiarità non indifferente del luogo è il suo trovarsi a metà della via Micaelica, una linea immaginaria che collega i sette principali luoghi di culto dedicati all’arcangelo partendo dall’Irlanda fino ad Israele. Leggende narrano che questa linea sia la rappresentazione simbolica della spada di San Michele.
Durante l’evento verranno organizzate speciali visite guidate notturne: attraverso giochi di luci ed ombre il visitatore andrà alla scoperta dell’abbazia, tra leggende personaggi e spiritualità.

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