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Interviste

La protesta a Torino: “Salvini spara sentenze, le esigenze che noi studenti rivolgiamo al ministro delle infrastrutture sono altre”

Le voci degli studenti nella nostra video intervista

Sandro Marotta

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Torino – Oggi al Campus Einaudi di Torino alcuni studenti hanno annunciato la contestazione del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini e della presidente Giorgia Meloni nel capoluogo piemontese.

Salvini (in videocall) e Meloni saranno ospiti della conferenza delle Regioni, un summit di tre giorni (sabato, domenica e lunedì) composto da incontri istituzionali e stand per “conoscere le eccellenze locali tramite piccole degustazioni”, come si legge nel programma dell’evento. Benché l’obiettivo sia avvicinare le istituzioni ai cittadini, non è previsto alcun momento

“Mentre Salvini continua a vociferare sentenze reazionarie e confermare la linea di governo, – afferma il distacco torinese di un collettivo studentesco nazionale – le esigenze di noi studenti che rivolgiamo al Ministro delle Infrastrutture sono ben altre: vogliamo l’abolizione della legge 431/98, che ha liberalizzato il mercato degli affitti a discapito degli studenti e delle fasce popolari, e la reintroduzione dell’equocanone.”

“Siamo stanchi di attendere – continuano gli e le studenti – una tutela del diritto allo studio e all’abitare che non arriva da parte delle istituzioni, lunedì ci faremo sentire contestando a gran voce Salvini e tutta la sua combriccola.”

Nel video le voci e le motivazioni degli studenti

La protesta si inserisce nella più ampia campagna per il diritto allo studio, iniziata già a maggio, proseguita a inizio settembre per le strade del centro di Torino e attuata ieri con i picchetti in tenda al Campus Einaudi.

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