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Parco della Salute, consegna dei progetti entro il 12 aprile

Partite le lettere di invito alle ditte in gara

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – «Sono partite oggi le lettere di invito alle due imprese coinvolte nel dialogo competitivo per la realizzazione del Parco della Salute di Torino.

Avranno 4 mesi di tempo, fino al 12 aprile 2024, per la consegna della proposta di progetto definitivo»: a comunicarlo è il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che aggiunge: «Siamo ampiamente nei tempi concordati con il Ministero e abbiamo mantenuto la promessa di far partire le lettere di invito entro novembre. Ancora una volta ringrazio il commissario Corsini per il grande lavoro fatto a supporto della realizzazione di un’opera strategica per la sanità della nostra Regione.

Fin dal mio primo giorno come presidente sbloccare lo stallo che da anni coinvolgeva questo progetto è stata una assoluta priorità, come per altre opere fondamentali che abbiamo fatto ripartire l’impegno messo in campo anche sul Parco della Salute sta dando i suoi frutti».

Grazie ai 72 milioni messi a disposizione dalla Regione per coprire gli extra costi, la gara per la realizzazione proseguirà con gli importi attualizzati all’aumento dei prezzi che si è determinato a partire dal 2019 quando è stata lanciata la procedura, passando dai 422,8 milioni del vecchio piano economico finanziario agli attuali 494,8 di cui 203,5 di contributo pubblico.

Anche il canone annuale di 32 milioni potrà vedere un adeguamento intorno al 20%. Si tratta di cifre tutte comprensive di Iva che saranno oggetto del bando di gara e quindi passibili di ribasso.

«Le imprese a cui è stata trasmessa la lettera di invito sono due grandi realtà e sono sicuro che faranno un ottimo lavoro – dichiara il commissario straordinario per il Parco della Salute di Torino, l’avvocato dello Stato Marco Corsini -. Stiamo procedendo come da nostro cronoprogramma, ampiamente nei termini che abbiamo condiviso con gli uffici ministeriali. La previsione è di arrivare all’aggiudicazione l’estate prossima con la prospettiva dell’avvio dei lavori entro il 2024».

«La Regione continua a fare la sua parte con massimo impegno per la realizzazione di una opera fondamentale – aggiunge l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Abbiamo garantito le risorse per far proseguire la gara e altrettanto faremo per le dotazioni e le apparecchiature tecnologiche, che sono determinanti in un ospedale che sarà centro di ricerca e di didattica di eccellenza. Così come lo diventerà ancora di più anche il nostro Regina Margherita, che proprio ieri la Giunta ha deliberato di rendere una Azienda sanitaria autonoma».

«Siamo molto entusiasti per il proseguimento celere dell’iter, grazie al Commissario Corsini che come Azienda stiamo supportando in ogni fase del processo – sottolinea Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino -. L’invio delle lettere conferma la determinazione di arrivare al più presto all’aggiudicazione della gara e all’avvio dei lavori».

Il Parco della Salute diventerà non solo il più grande polo sanitario del Piemonte, ma uno dei più importanti e strategici in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica.

Confluiranno sotto le ali del nuovo Parco l’ospedale delle Molinette, il Cto (quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale) e il Sant’Anna, ad eccezione dell’Ospedale infantile Regina Margherita che resterà al di fuori dal Parco della Salute come azienda sanitaria autonoma.

Il progetto mantiene i 1.040 posti letto previsti che, grazie allo scorporo del Regina Margherita, saranno preziosi per potenziare i posti letto a servizio del fabbisogno sanitario della nuova struttura e della comunità.

Ai 1.040 posti all’interno del Parco si aggiungono anche i 450 del Cto, che confluirà nell’Azienda sanitaria Parco della Salute nella sua totalità con Ortopedia complessa e Oncologica che andranno fisicamente nella nuova area e la traumatologia che resterà invece nella struttura attuale, che come previsto diventerà un ospedale “spoke”, continuando a essere punto di riferimento con il pronto soccorso non solo per le funzioni generaliste, ma in particolare per la traumatologia.

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