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Cultura

Stay with Me: quando la cultura montana incontra l’arte contemporanea

Fino al 31 marzo 2024, una trilogia video e un’installazione audio-visiva site specific, firmate da Magda Drozd e Michael Höpfner

Alessia Serlenga

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TORINOStay with Me. A Whole Growing Exhibition: La montagna come spazio di risonanza, a cura di Andrea Lerda, si tratta di un progetto nato per i 150 anni dalla fondazione del Museo Nazionale della Montagna.

«Un traguardo importante, che, nell’ambito del Programma Sostenibilità e del Programma di Arte Contemporanea, verrà celebrato attraverso un palinsesto artistico e multidisciplinare incentrato sul tema del cammino» dice la direttrice Daniela Berta.

La mostra

É un progetto immersivo ed emozionale che parte dal cammino come strumento di ricerca e osservazione, praticato dalla sound artist svizzera Magda Drozd e dal walking artist austriaco Michael Höpfner, per esplorare la dimensione fisica e mentale dello “stare” nell’ambiente montano come momento di scambio emotivo tra genere umano e natura.

Una trilogia video e un’installazione audio-visiva site specific

La mostra è allestita nello spazio dedicato alle mostre temporanee ed è costituita da una trilogia video e un’installazione audiovisiva, appositamente prodotte per questo progetto.

Sono state ispirate dalle camminate di Hopfner sulle Alpi e dalle registrazioni dei suoni nei territori tra Italia e Francia da parte di Drozd. Utilizzando riferimenti visivi e poetici, la narrazione invita a riscoprire spazi di lentezza, armonia e consapevolezza. Un’esperienza emozionante, che tocca le corde più profonde dell’animo umano e che propone di guardare al territorio montano non più in modo contemplativo, ma da una prospettiva di astrazione. Il risultato è un racconto visivo e sonoro dal carattere concettuale, che affascina per la sua delicatezza e per il suo invito ad andare oltre la conoscenza razionale e ad abbandonarsi alle emozioni.

«L’esperienza della mostra invita gli spettatori ad accedere a una dimensione metafisica profonda, in cui essenzialità, attenzione e disincanto sono prerequisiti fondamentali per un modo diverso di vivere il tempo presente» spiega il curatore Andrea Lerda.

Appuntamenti

Il tema sarà analizzato da una prospettiva multifocale, con una serie di appuntamenti pubblici come panel, workshop ed eventi artistici, tra la fine del 2023 e durante il 2024, grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

  • Sabato 2 dicembre 2023 dalle 15 alle 18 è previsto Walk with Me – Walk Discover Share, un pomeriggio di ricerca rivolta al pubblico e alla comunità artistica, in collaborazione con l’Associazione Va’ Sentiero e incentrato sul cammino come pratica condivisa. L’Associazione presenterà la ricerca fotografica del lungo viaggio compiuto nel 2019 lungo il Sentiero Italia CAl.
  • Il 26 e 27 gennaio 2024, l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e il Museomontagna ospiteranno Walkscapes, due giorni di studio sul tema del cammino. Nella prima giornata, dalle 10.30 alle 16.30 presso l’Auditorium dell’Accademia è previsto un workshop con la partecipazione di artisti che operano in Piemonte, tra cui Marzia Migliora, Bepi Ghiotti, Caretto | Spagna e sulla scena italiana come Giorgio Andreotta Calò, Claudia Losi e Antonio Rovaldi.
  • Sabato 27 gennaio alle 16 presso il Museomontagna Hamish Fulton e Michael Höpfner dialogheranno con Andrea Lerda intorno alla pratica della Walking Art.
  • In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 si terranno due giornate in compagnia dell’artista Luana Wojaczek Perilli, con camminate nel Bosco del Monte dei Cappuccini e nella Riserva della Biosfera Collina Po, laboratori di ceramica e contestualmente incontri e interviste con le comunità dell’Appennino per approfondire il progetto Cantalamissa di mappatura dell’Appennino e delle sue comunità montane.

Ad arricchire il calendario di appuntamenti, un ciclo di laboratori educativi e visite didattiche a tema “Suoni ed emozioni” e “Nel mezzo del cammino”.

Magda Drozd e Michael Höpfner

Magda Drozd (Varsavia, 1987) è un’artista e curatrice sonora di base a Zurigo. Il suo lavoro artistico spazia dalla musica alla sound art, alla composizione. Il suo approccio alla musica è sperimentale e di frontiera. Utilizzando una serie di influenze e di tecniche diverse, crea paesaggi sonori distintivi e seducenti, combinando un approccio elettroacustico a registrazioni sul campo, suoni di violino, passaggi orchestrali, melodie corali, voci fragili, rumori e strumentazioni varie che fanno del mezzo sonoro uno strumento per addentrarsi all’interno di percezioni intuitive e speculative del mondo. Le sue pubblicazioni (Songs for Plants, 18 Floors e Viscera) per l’etichetta svizzera Präsens Editionen hanno ricevuto il riconoscimento dei fan e di note riviste come The Wire, Spex, Self-titled Magazine, Fact Mag e Boomkat. Nel 2022 l’etichetta Hallow Ground ha pubblicato il suo brano nella compilation Epiphanies, apprezzata in tutto il mondo.

Magda Drozd ha portato in tournée la sua musica in tutta Europa. Le sue installazioni e i suoi progetti sonori sono stati presentati presso istituzioni come Oto Sound Museum; Shedhalle, Zürich; Helmhaus, Zürich; Sonic Topologies Festival, Zürich; Connecting Worlds Festival, Cuneo; Schauspielhaus, Zürich. Oltre al suo lavoro da solista, compone anche per il cinema, il video, l’arte, il teatro e la radio, collaborando anche con artisti come Yana Ross, Ernestya Orlowska, Veronika Spierenburg o Katja Brunner. Nel 2021 Drozd ha collaborato con l’artista Laura Pugno per il progetto Over Time, vincitore della IX edizione di Italian Council. Dal 2023 Magda Drozd fa parte del collettivo curatoriale Zaira Oram e cura l’Oto Sound Museum.

Michael Höpfner (Krems/Donau, Austria, 1972) è un walking artist di base a Vienna. Il suo lavoro si basa su viaggi a piedi e in solitaria, che a volte durano settimane o mesi. Camminando, l’artista riesce a vedere i mondi. Höpfner riflette sui paesaggi e sul drammatico cambiamento dell’interazione dell’essere umano con la natura attraverso performance, installazioni che utilizzano fotografie in bianco e nero, disegni, video, proiezioni di diapositive e sculture di tende. Nel corso degli anni le sue camminate sono spesso confluite in progetti di vita. Ha iniziato quando era studente in Europa e in Medio Oriente; dal 1997 ha camminato attraverso la Cina occidentale, la regione autonoma del Tibet e il Qinghai, il Tagikistan, l’Ucraina, il Kazakistan, il Kirghizistan, il Nepal, la Corea del Sud e le montagne dell’arco alpino.

Negli ultimi anni, Michael Höpfner ha fatto passeggiate ed escursioni sull’altopiano tibetano del Changtang, oltre che sulle sorgenti dei fiumi Salween e Yangtze, e in Europa, nell’Albania meridionale e nella Grecia settentrionale, dove ha camminato, ad esempio, lungo il fiume Aoõs. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni come MAN, Nuoro; Kunsthaus, Graz; Center for Contemporary Art, Sarajevo; Klovicevi Dvori Gallery, Zagabria; Kunsthalle St. Gallen; Siena Art Institute; MUAC, Città del Messico; Kunstverein, Salisburgo; ar/ge Kunst, Bolzano; Kunstraum Noe, Vienna; Zentrum Paul Klee, Berna. Il suo lavoro è rappresentato dalla Hubert Winter Gallkery di Vienna e dalla Galleria Michela Rizzo di Venezia.

 

Storia del Museo della Montagna

Il Museo Nazionale della Montagna è nato nel 1874, per volontà dei primi membri del Club Alpino Italiano, fondato a Torino nel 1863, che sul Monte dei Cappuccini avevano installato la Vedetta Alpina. Nei suoi pressi si è poi costituito progressivamente il primo nucleo museale. Dotato di un’invidiabile vista sulla città, offre oggi una vasta gamma di mostre e attività.
Negli ultimi cinque anni, sotto la guida della direttrice Daniela Berta, il Museo si è aperto a nuovi orizzonti e tematiche, scegliendo la vita in alta quota come chiave di lettura per interpretare il presente e per preparare il futuro. Numerose mostre hanno abbracciato l’arte contemporanea e coinvolto artisti nazionali e internazionali. Sono inserite nel Progetto Sostenibilità, che dal 2018 sviluppa e diffonde un nuovo pensiero ecologico, secondo il quale la montagna è strumento di sensibilizzazione e motore del cambiamento.

L’imponente collezione in suo possesso annovera circa 500.000 beni e costituisce il patrimonio di documentazione delle montagne più grande al mondo, quasi tutto digitalizzato e schedato. La collezione è cresciuta negli anni grazie a donazioni di privati e ad acquisizioni mirate, che hanno contribuito a rendere il Museo uno dei principali luoghi di riferimento per l’immaginario della montagna nel mondo.

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STAY WITH ME
Magda Drozd
Michael Höpfner
La montagna come spazio di risonanza
Museo Nazionale della Montagna – Piazzale Monte dei Cappuccini 7, Torino
Inaugurazione: 31 ottobre ore 18
Date di mostra: Dal 1 novembre al 31 marzo 2024
Orari: da martedi a venerdì, 10.30-18 | Sabato e domenica: 10-18
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