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L’Università di Torino celebra i cento anni dalla nascita di Maria Callas con una serie di eventi

‘Icona Callas’ dal 6 dicembre animerà il Palazzo del Rettorato e altre location cittadine

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TORINO – L’Università di Torino ha realizzato ‘Icona Callas’, un palinsesto di iniziative organizzato nell’ambito del progetto UniVerso, per celebrare Maria Callas, icona del Novecento che a distanza di anni continua a esercitare una forte influenza nell’arte, nello spettacolo e nella cultura e che domani, sabato 2 dicembre avrebbe compiuto 100 anni.

‘Icona Callas’, che a partire dal 6 dicembre animerà il Palazzo del Rettorato e altre location cittadine, prevede mostre, proiezioni, concerti, masterclass e un convegno di studi internazionale.

È realizzato in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Torino, Archivio Storico Ricordi, Archivio Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, Marina Abramović Institute, Museo Nazionale del Cinema, Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, ONO Arte, Fondazione Ellenica di Cultura e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti, Consulta Universitaria del Cinema, Fondazione Zeffirelli e con il supporto di Fondazione CRT.

Ad aprire il programma ‘Icona Callas’ saranno le masterclass. Si parte il 6 dicembre con la fumettista e illustratrice Vanna Vinci, che per Feltrinelli Comics ha pubblicato la graphic novel Io sono Maria Callas: una biografia per immagini in cui il soprano è allo stesso tempo un personaggio da tragedia greca e una superstar.

Il 7 dicembre, invece, Mario Riberi, docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno all’Università di Torino, indagherà il rapporto tra diritto e opera lirica. L’11 dicembre, il Direttore dell’Archivio Storico Ricordi, Pierluigi Ledda, condurrà il pubblico nell’esplorazione della storia di Medea di Cherubini, un disco leggendario che sancì l’ingresso di Casa Ricordi nel mondo della discografia come Dischi Ricordi, l’etichetta che pochi anni dopo avrebbe dato vita al fenomeno dei “cantautori”.

Il 12 dicembre spazio all’Archivio Biki con Simona Segre-Reinach, docente di Storia della Moda all’Università di Bologna, che ricostruirà il rapporto speciale tra Maria Callas e Elvira Leonardi Bouyeure (1906-1999), in arte Biki, conosciuta come la “sarta” del soprano. Il 14 dicembre l’autore del libro Maria Callas (Carocci 2023), Alberto Bentoglio, illustrerà il profilo del soprano come cantante-attrice, nelle relazioni tra la sua performance e i registi con cui ha lavorato.

Dall’8 all’11 dicembre in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema si terrà la rassegna cinematografica “Maria Callas e il cinema”. Al Cinema Massimo (via Verdi 18) verranno proiettati Medeadi Pier Paolo Pasolini, Maria by Callas: In Her Own Words di Tom Volf, Callas Forever di Franco Zeffirelli e Callas assoluta di Philippe Kohly.

Sempre l’8 dicembre, nel teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il recital “100 + 1: Maria Callas eIrene Papas”, ideato e prodotto da Maria Mitsopoulou con la regia di Nikaiti Kontouri, che mette in relazione il percorso artistico di Maria Callas con quello di Irene Papas, altra icona della cultura greca del Novecento scomparsa l’anno scorso.

Il 17 dicembre, nel Palazzo del Rettorato, inaugureranno quattro mostre inedite che esplorano la figura di Callas attraversando diversi linguaggi. Dieci scenografici ingrandimenti vestiranno il cortile del Rettorato per la mostra fotografica “Maria Callas fuori dal palco. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Sarà poi allestita la “galleria di UniVerso”, il nuovo spazio espositivo dell’Ateneo che ospiterà l‘installazione video “Seven Deaths” di Marina Abramović.

Al primo piano, nella Sala Athenaeum, la mostra in collaborazione con l’Archivio Storico Ricordi “Callas/Medea. Storia di un disco”, un percorso espositivo che ricostruisce la storia di un disco leggendario, Medea, attraverso preziosi materiali originali dell’epoca per la prima volta in mostra. Infine, nelle sale storiche della Biblioteca Graf, saranno esposte 25 tavole originali realizzate dalla fumettista Vanna Vinci per la sua graphic novel Io sono Maria Callas.

Da lunedì 18 a mercoledì 20 dicembre – al Teatro Regio, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale e poi in quella del Rettorato – più di 60 studiosi italiani e stranieri si confronteranno nel convegno internazionale “Maria Callas at 100: Opera, Celebrity, Myth” per affrontare in una prospettiva transmediale e multidisciplinare la figura di Maria Callas, una personalità d’artista che ha segnato la storia dell’opera, ma anche più in generale l’immaginario, divenendo una vera e propria icona del Novecento.

Domenica 17 dicembre alle ore 17 nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale (via Verdi 9), aprirà i lavori del convegno una tavola rotonda dedicata ai grandi archivi di enti e istituzioni in cui sono raccolti importanti documenti che raccontano la figura di Maria Callas da diverse prospettive. Interverranno: Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi), Simona Segre-Reinach (Archivio Biki), Barbara Costa (Archivio Publifoto), Caterina d’Amico (Fondazione Zeffirelli), Simone Solinas (Archivio Storico e editoriale Teatro Regio Torino).

“Con il progetto Icona Callas” ha dichiarato il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna “il nostro programma di eventi culturali UniVerso dimostra di voler investire con sempre maggiore impatto sull’obiettivo di aprire gli spazi universitari alla cittadinanza e di contribuire, da protagonista, al potenziamento dell’offerta culturale del territorio.

Inaugurato nel 2021, UniVerso ha intrapreso un percorso guidato dall’idea di mettere in rete quel capitale di conoscenza che è la più grande risorsa strategica dell’Università, connettendola poi al più ampio sistema culturale di Torino e del Piemonte. Questo nuovo e articolato progetto, dedicato a un’artista che ha segnato il Novecento e che ha vissuto un rapporto privilegiato con la nostra città, è una straordinaria dimostrazione dell’alto valore pubblico della divulgazione culturale.

In un momento storico nel quale molto c’è da riaffermare sul significato di ciò che è e che deve essere pubblico. Così, anche grazie a ‘Icona Callas’, ognuno potrà fare esperienza dell’Università come spazio aperto per fruire di una proposta culturale di livello internazionale. Quale immagine migliore di quella di Callas per rappresentare il pubblico come bene di tutti e alla portata di ognuno, lei che ha scritto le pagine più alte del melodramma e che è stata a sua volta, con la sua testimonianza di vita, melodramma”.

“Il programma di eventi dedicati a Maria Callas nel centenario della nascita, ideati da UniVerso-Università di Torino” ha dichiarato la Prorettrice dell’Università di Torino Giulia Carluccio “propone un percorso multidisciplinare e trasversale che intende offrire un ritratto sfaccettato di una delle più potenti icone del ‘900, ma anche evidenziare l’impatto che la grande artista continua ad avere nella cultura contemporanea.

Attraverso diversi format e con la preziosa collaborazione di numerose istituzioni culturali, con ‘Icona Callas’ UniVerso realizza un vero e proprio festival in cui esposizioni, performance, incontri e proiezioni si integrano con l’importante occasione di studio costituita dal Convegno Internazionale “Callas at 100”, in cui circa sessanta relatori e relatrici interverranno da diverse prospettive disciplinari per ricostruire l’arte, la vita e il mito di Maria Callas”

“Due debutti diversissimi tra loro e in due fasi molto distanti nella vita dell’artista” ha continuato il Sovrintendente Mathieu Jouvin ricordando i due grandi debutti che Maria Callas realizzò per il Teatro Regio“Il primo nel 1948, quando in una delle sue prime presenze in Italia Callas interpretò per la prima volta il ruolo di Aida sotto la direzione di Tullio Serafin.

Il secondo, esattamente 50 anni fa, quando il Regio le affidò, prima e unica volta per lei, la regia dei Vespri siciliani che inaugurarono il nuovo Teatro Regio progettato da Carlo Mollino. Abbiamo ricordato questa storica produzione con un concerto speciale prima dell’estate, siamo ora molto felici di contribuire al ricchissimo programma di ‘Icona Callas’”.

“Il nostro inestimabile patrimonio musicale ci permette di ripercorrere il processo creativo dei grandi capolavori del melodramma italiano, nonché le vicende di Casa Ricordi, un’industria culturale stratificata e complessa” ha aggiunto Pierluigi Ledda, direttore dell’Archivio Storico Ricordi.

“È con Maria Callas e il disco “Medea” che l’editore milanese ha avviato nel 1958 la propria etichetta discografica, quella Dischi Ricordi che sarebbe poi diventata la “casa dei cantautori”. La collaborazione a ‘Icona Callas’ ci permetterà di analizzare e condividere quell’importante progetto artistico, ricostruendo l’intreccio di vite e professionalità che ne ha permesso la genesi e il ruolo fondamentale che ebbe la Divina nel determinarne il successo”.

“Il nostro Archivio Publifoto è un immenso patrimonio di immagini che racconta storie e protagonisti del Novecento, custodito nelle Gallerie di Piazza San Carlo” ha aggiunto Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo “Da qui provengono gli intensi ritratti di Maria Callas che fanno da cornice all’omaggio di Torino alla grande artista, in dialogo con la mostra che le abbiamo dedicato alle Gallerie d’Italia di Milano. La condivisione di opere e contenuti dalle raccolte d’arte di proprietà è un modo per contribuire ai più importanti momenti culturali del Paese, al fianco delle principali realtà del territorio.”

“Fu Pier Paolo Pasolini a offrire a Maria Callas l’occasione di mostrare al cinema, sotto un diverso punto di vista, il grande talento scenico della soprano” ha dichiarato il Direttore del Museo Nazionale del Cinema Domenico De Gaetano “Medea, con cui si apre la rassegna di film in programma al cinema Massimo nei giorni del convegno, è testimonianza della versatilità di Callas e della sua forza interpretativa, che vengono descritte ed esaminate in altri documentari dedicati a momenti topici della sua vita e della sua carriera”.

“Non credo esista uno studente di canto di un Conservatorio italiano che inizi i suoi studi senza guardare al mito di Maria Callas” ha concluso il Direttore Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” Francesco Pennarola “Un mito che in quanto tale porta con sé grande musica, successo e soprattutto sogni. Una voce come quella di Maria Callas, la sua presenza scenica e la capacità di calarsi nei personaggi che portava sulla scena sono il più straordinario modello per ogni cantante, ma posso tranquillamente dire per ogni musicista che deve affrontare il pubblico in recital e concerti”.

Il progetto ‘Icona Callas’ si inserisce all’interno della programmazione di UniVerso, l’osservatorio permanente sulla contemporaneità che dal 2021 si pone come spazio di confronto tra l’Ateneo, la città e il territorio, per raccogliere, elaborare e rendere disponibile la conoscenza. Un luogo aperto di contaminazione e ragionamento che trasforma il sapere in cultura e bene comune.

In questi due anni UniVerso ha organizzato tavole rotonde, reading, incontri, presentazioni di libri, installazioni, lezioni-concerto, mostre, performance. Un’esperienza che ha contribuito a rafforzare la rete di collaborazioni tra Università e altri enti e realtà del nostro territorio e che, per questo nuovo evento – anche considerato l’impatto che Maria Callas ha avuto a livello internazionale – è stata ulteriormente ampliata includendo istituzioni locali, nazionali e internazionali.

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