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Ambiente

Torino: un Percorso letterario per salvare gli alberi

Domenica 17 dicembre, Parco della Pellerina

Alessia Serlenga

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TORINO – Da domenica 17 dicembre ad accogliere i frequentatori del Parco della Pellerina ci sarà una nuova installazione temporanea. Nessuna luce sfavillante o effetti speciali, ma un percorso letterario tutto da scoprire: venticinque semplici cartelli che permetteranno di immergersi nel meraviglioso racconto “L’uomo che piantava gli alberi”, di Jean Giono.

Si tratta della storia di un pastore solitario che, con impegno costante, riesce a riforestare da solo un’arida vallata della Provenza; un’impresa che cambierà la sua terra e la vita delle generazioni future, «facendo risplendere tutta la zona di salute e felicità».

A proporre l’iniziativa sono il Comitato Difesa del Parco della Pellerina e il gruppo di realtà cittadine che il 15 ottobre scorso avevano organizzato l’Assemblea molto partecipata nel viale centrale del Parco.

200 alberi da abbattere

Molti degli alberi ai quali i cartelli saranno appesi è previsto che vengano abbattuti per la realizzazione del nuovo ospedale (per cui è in corso la procedura di aggiudicazione della progettazione). La trasformazione, oltre ad avvenire in area classificata esondabile, comporterà la eliminazione di più di 200 alberi e un enorme consumo di suolo (70/80 mila mq, cioè l’area attualmente occupata dalle giostre più una parte ulteriore ora costituita da prati e vegetazione). Analizzando gli atti a disposizione non può non suscitare forti perplessità il modo in cui è avvenuta la scelta dell’area, con l’applicazione di criteri discutibili e troppe criticità che non sono state oggetto di una seria valutazione.

Il percorso letterario

Il Percorso letterario che potrà essere visitato al Parco intende sottolineare in generale il valore degli alberi (esseri viventi grazie ai quali non esisteremmo, che assorbono grandi quantità di carbonio, trattengono l’acqua, ospitano innumerevoli specie animali, ci rinfrescano e la cui vita non si misura in anni come la nostra ma in decenni e secoli) e allo stesso tempo portare all’attenzione di tutta la città la necessità di difendere la Pellerina, il più grande parco pubblico torinese, pesantemente messo a rischio dal progetto delle amministrazioni comunale e regionale.

A fronte di una quantità consistente di aree dismesse non è pensabile distruggere i parchi. Il Comune ha approvato numerosi atti per fronteggiare la crisi climatica, contrastare il consumo di suolo, ridurre l’inquinamento che rende la città invivibile, atti che però non si traducono concretamente in politiche di difesa e del territorio e dei suoi abitanti.

L’iniziativa alla Pellerina vuole sottolineare tutto questo, attraverso una storia che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione».

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