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La storia di Battista e Paolo Ugo i Giganti delle Alpi di Vinadio. Dalle vallate di Cuneo al Circo Barnum

Fecero fortuna nel Circo in Francia e in America, ma morirono giovani

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VINADIO – Nel cuore delle maestose montagne della Valle Stura di Demonte, a Vinadio, nel lontano 1910, una famiglia si ritraeva accanto a due figure imponenti alte oltre i 260 centimetri: Battista e Paolo Ugo, di stature similari, ma il sencondo qualche centimetro più basso. Era l’inizio di un’avventura che avrebbe portato questi due giovani piemontesi nella storia, attraversando continenti e epoche.

La storia di Battista e Paolo Ugo

La leggenda dei fratelli Ugo affonda le radici nella Belle Époque, un’epoca di meraviglie e straordinarietà. Battista e Paolo, nati nel tranquillo borgo di Vinadio, erano diversi dagli altri fin dalla nascita: due giganti tra gli uomini comuni. Le loro dimensioni erano impressionanti, con Battista che toccava i 265 centimetri e pesava oltre 200 chili, mentre Paolo, un po’ più basso, non era da meno nella sua stazza imponente.

La vita quotidiana per i fratelli Ugo era una sfida continua. Vestirsi, mangiare, persino sedersi ai banchi di scuola richiedeva un’attenzione speciale, con abiti e scarpe fatti su misura per le loro dimensioni eccezionali. Nonostante le difficoltà, i due fratelli si facevano valere lavorando nei campi, come pastori o taglialegna, contribuendo così al sostentamento della loro famiglia.

Il successo col circo in Francia

La fama dei giganti di Vinadio si diffuse rapidamente oltre i confini della valle. Nel 1891 che la vita dei fratelli Ugo ebbe una svolta decisiva. Battista, inviato dal padre in Francia per lavorare come boscaiolo, fu scoperto da un impresario circense che lo trasformò in una star del circo itinerante francese. Ribattezzato Baptiste Hugo, iniziò la sua nuova vita da fenomeno da baraccone, affascinando il pubblico di tutta la Francia con le sue dimensioni straordinarie. Paolo si unì al fratello nel mondo del circo nel 1905, dando vita alla celebre coppia dei Géants des Alpes, i Giganti delle Alpi, che incantò il pubblico di tutta Europa con le loro performance.

Ad arricchirsi furono i loro impresari, ma i fratelli Ugo potevano comunque spedire molti soldi alla famiglia in Italia e comprare una casa a Maisons-Alfort, a dieci chilometri da Parigi.

La morte di Paolo

La tragedia colpì la famiglia Ugo nel 1914, quando Paolo morì prematuramente all’età di soli 26 anni. Paolo fu sepolto nel cimitero di Maisons-Alfort, in una tomba speciale di due metri e mezzo per cui Battista dovette pagare un sovraprezzo rispetto alle tombe ordinarie che erano di due metri, le sue spoglie sono poi state trasferite nell’ossario generale.

Battista, devastato dal dolore, continuò la sua carriera circense fino a quando non fu reclutato dal celebre Circo Barnum&Bailey di New York.  Lontano dalla sua amata Italia e con il peso della nostalgia, la sua salute peggiorò rapidamente. Il 23 aprile 1916, Battista morì a New York all’ospedale Willard Parker di Manhattan. E’ stato seppellito nel cimitero  di GreenWood a Brooklyn.

L’omaggio al Forte di Vinadio

Dal 2012 nei pressi del forte di Vinadio sono state posate due sculture colorate, i Giants, due installazioni contemporanee in acciaio e fibra di vetro opera dell’artista scozzese David March. Le due sculture una rosa shocking e l’altra verde mela sono l’omaggio a Battista e Paolo.

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