Seguici su

Eventi

Si conclude la IV edizione di Biennale Tecnologia con 50.000 presenze

Un progetto del Politecnico di Torino

Alessia Serlenga

Pubblicato

il

TORINO – Si conclude oggi con la lectio di Cory Doctorow la IV edizione di Biennale Tecnologia, la manifestazione culturale organizzata dal Politecnico di Torino. Il tema di quest’anno, Utopie realiste, è stato raccontato attraverso un ricco programma fondato sulla stretta collaborazione tra le scienze tecnologiche e le scienze sociali e umane, richiamando il motto stesso della manifestazione: Tecnologia e/è umanità.

Biennale Tecnologia conferma il successo di pubblico con circa 50.000 presenze complessive stimate.

Nel corso delle quattro giornate, si sono confrontati 280 relatori da tutto il mondo per un totale complessivo di 160 incontri animati dalla grande partecipazione di un pubblico di ogni età. Hanno partecipato attivamente agli eventi in programma gli studenti del Politecnico di Torino e a loro si sono uniti anche i 200 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia ospitati per la prima volta gratuitamente da Biennale Tecnologia, insieme a 800 studenti che hanno scelto Biennale come meta per la gita d’istruzione.
Si conferma infatti l’impegno per le scuole, nell’ambito del progetto della Città “Torino Futura”: Biennale Tecnologia ha promosso anche attività per i più piccoli con la partecipazione di oltre 1.500 ragazzi e ragazze delle scuole primarie e secondarie di primo grado coinvolti in 56 laboratori e attività nello Spazio 0-14.

Ottima affluenza anche per le iniziative di Politecnico Aperto, con oltre 3.000 partecipanti ai 60 laboratori rivolti al pubblico e per Tecnologia in Piazza, che ha portato in Piazza San Carlo i 17 Team studenteschi dell’Ateneo, che hanno presentato ricerche e prototipi all’avanguardia.

Come da tradizione, Biennale Tecnologia ha raccontato la relazione tecnologia/umanità anche attraverso spettacoli, letture teatrali ed esposizioni: lo spettacolo inaugurale Homo Deus prodotto da PEM – Potenziali Evocati Multimediali, ha avuto un’altissima affluenza di pubblico, registrando il tutto esaurito con più di 800 spettatori alle OGR. Inoltre, hanno avuto grande attenzione e partecipazione la festa di inaugurazione proposta da Club Silencio con 3.000 presenze, le mostre allestite in occasione della manifestazione, la maratona al Museo Nazionale del Cinema, Sogni di pecore elettriche, le letture del ciclo Culture della tecnica e lo spettacolo Io, Annie Jameson, la mamma di Guglielmo.

Chiudiamo questa quarta edizione di Biennale Tecnologia con entusiasmo perché abbiamo compreso quanto sia importante aprire il nostro Ateneo ai cittadini e alle cittadine che hanno frequentato i nostri spazi per gli eventi in programma. Sono stati giorni di festa anche per la nostra comunità politecnica, che ringrazio per aver contribuito attivamente e che durante la manifestazione si è potuta raccontare e mostrare alla città, con i nostri laboratori aperti e i team studenteschi in Piazza San Carlo. Biennale Tecnologia ha infine centrato uno dei suoi obiettivi più importanti: aprirsi ai giovani e alle giovani che in questa edizione sono stati numerosi e partecipi e con loro abbiamo affrontato temi come la sostenibilità, la tutela del pianeta e le sfide del futuro che ci attendono”, commenta il Rettore del Politecnico e Presidente di Biennale Tecnologia Stefano Corgnati.

Questa edizione si chiude con un bilancio estremamente positivo – aggiungono i curatori scientifici Juan Carlos De Martin e Luca De BiaseLa nostra manifestazione è ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale. Studiosi ed esperti di grande visione hanno portato al pubblico punti di vista originali e contenuti di altissimo livello. Quello che ci fa particolarmente piacere di questa edizione è la grande partecipazione di giovani, che hanno contribuito a creare un dibattito vivo e autentico sulle tematiche più attuali, con una presenza attenta e molte domande ai relatori. Questo dialogo è l’essenza stessa della manifestazione: aprire le porte dell’Ateneo, stimolare la riflessione collettiva e il dibattito, per incoraggiare tutti, e in particolare le nuove generazioni, a svolgere un’analisi critica del presente per costruire un futuro migliore”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *