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Le ludoteche comunali si trasformeranno in poli pluriarticolati: approvata la co-progettazione con il Terzo settore

Attraverso il percorso di co-progettazione si stima l’apertura e l’offerta negli spazi delle ludoteche comunali di almeno 200 nuovi posti ‘ad alta intensità educativa’

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – Garantire a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, l’opportunità di sviluppare le proprie potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, per promuovere il loro benessere e superare disuguaglianze, barriere territoriali, economiche, sociali e culturali: è questo l’obiettivo del percorso di co-progettazione con gli enti del Terzo settore per la trasformazione delle ludoteche comunali in “poli pluriarticolati” approvato dall’esecutivo di Palazzo Civico su proposta dell’assessora all’Istruzione.

Un risultato da raggiungere attraverso l’utilizzo diversificato e ampliato dei locali che attualmente ospitano 6 ludoteche cittadine affinché questi spazi possano diventare luoghi flessibili in cui attivare servizi educativi integrativi, creando rete tra le diverse opportunità rivolte a bambine/i e famiglie quali i servizi culturali, sociali, sanitari, le biblioteche, i musei, i centri sportivi, secondo le esigenze specifiche dei territori.

La trasformazione delle ludoteche comunali si inserisce nel quadro delle azioni previste dall’intervento 0-6 della più ampia iniziativa pluriennale ‘Città dell’Educazione’, promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione per la Scuola in due città piemontesi – tra cui Torino – e due città liguri.

In collaborazione con l’Amministrazione comunale, l’intervento 0-6 anni di ‘Città dell’Educazione’ a Torino, intende promuovere azioni integrate contro la denatalità e di cura e educazione per tutte le bambine e i bambini da 0 a 6 anni attraverso un portfolio di servizi ad alta intensità educativa e altri servizi integrativi, con lo scopo di ampliare l’accesso e la frequenza ai servizi educativi, offrire un’ampia scelta di servizi a minori e loro famiglie e rafforzare integrazione tra servizi.

Questa decisione è stata presa anche grazie a un’analisi condotta dalla Fondazione Zancan, su incarico della Compagnia, da cui è emerso che a livello cittadino il tasso di frequenza dei servizi per la fascia d’età da 0 a 3 anni è del 41% di cui il 23% è garantito dai servizi pubblici (nidi di infanzia) e il 18% dai servizi privati (nidi d’infanzia, nidi aziendali, sezioni primavera, nidi in famiglia e altri servizi).

Tra le motivazioni degli attuali tassi di frequenza, oltre a difficoltà economiche e situazioni di fragilità, anche resistenze culturali ad affidare ad altri le bambine e i bambini più piccoli o, ancora, esigenze di flessibilità che i servizi tradizionali non soddisfano.

L’Amministrazione ha così deciso di coinvolgere nella trasformazione delle ludoteche comunali i soggetti del Terzo settore che hanno maturato un’esperienza almeno biennale nel territorio della Città Metropolitana di Torino, per dare una risposta ai bisogni e agli stimoli emersi negli incontri con i diversi operatori – educatori, insegnanti, bibliotecari, pediatri – e i rappresentanti delle famiglie all’interno di un intenso percorso di ascolto partecipato condotto nell’ultimo anno.

Attraverso il percorso di co-progettazione si stima l’apertura e l’offerta negli spazi delle ludoteche comunali di almeno 200 nuovi posti ‘ad alta intensità educativa’ oltre ad altri servizi integrativi di tipo ricreativo, ludico, culturale, sociale, sanitario.

Dopo l’indizione dell’istruttoria pubblica, gli Enti del Terzo settore interessati potranno candidarsi manifestando la propria volontà di prendere parte alla co-progettazione per l’ampliamento dei servizi 0- 6 in 6 delle attuali ludoteche comunali (Agorà di via Fossano 8, Laboratorio di Lettura Pinocchio di via Parenzo 42, Cirimela di via Tempia 6, Il Paguro di via Oropa 48, Drago Volante di Corso Cadore 20/8 e L’Aquilone di corso Bramante 75).

I progetti candidati, di durata triennale, dovranno prevedere una stima degli effetti in termini di aumento e differenziazione dell’offerta educativa, di ripetibilità e continuità delle azioni promosse, di capacità delle azioni sostenute di attivare processi di prossimità e cambiamento sul territorio, di adeguamento delle strutture alle proposte progettuali. Al termine del percorso di co-progettazione sarà stipulato un apposito accordo di collaborazione tra gli enti del Terzo settore e la Città di Torino.

La Fondazione Compagnia di San Paolo collaborerà con l’Amministrazione in questi interventi mettendo a disposizione competenze e risorse economiche.

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