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Ambiente

Mondovì: 25 pecore sono state uccise da un branco di lupi, danno di oltre 5000 euro

La pecora Sambucana, autoctona della Valle Stura, è una razza considerata a rischio con un numero ridotto di capi in tutto il Piemonte.

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MONDOVÌ – Venticinque pecore sono state uccise nella notte tra giovedì e venerdì da un branco di lupi. L’aggressione è avvenuta in strada Rifreddo, vicino all’autostrada, a due passi dalle case e da un centro commerciale.

Nonostante le misure di sicurezza, il branco di lupi è riuscito a entrare nel recinto e a sbranare un gran numero di giovani pecore di razza Sambucana, in gran parte gravide. È l’ennesima aggressione ai danni degli allevamenti e a farne le spese questa volta sono stati gli animali di Fabio Bruno, titolare dell’omonima azienda, che si è trovato davanti una scena terribile.

Per l’allevatore si tratta di un danno di oltre 5000 euro, ma  – come sottolinea Coldiretti Piemonte – risulta ancora più significativo se si considera che la pecora Sambucana, autoctona della Valle Stura, è una razza considerata a rischio con un numero ridotto di capi in tutto il Piemonte.

“Da specie gravemente minacciata, il lupo non è più in pericolo di estinzione, anzi è una presenza sempre meno discreta. Questa situazione sta incidendo seriamente sulla zootecnia, in particolare su quella cuneese, provocando danni per la pastorizia e per gli allevamenti tali da minacciarne seriamente la sopravvivenza, con gravi conseguenze ambientali ed economiche.

È del tutto evidente come i vari strumenti di mitigazione proposti, dalle reti elettrificate ai cani da guardiania, non siano in grado, anche laddove correttamente applicati, di prevenire efficacemente i conflitti,” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.

“Dalle istituzioni serve responsabilità nella difesa dei pastori e degli allevatori che, con un aggravio di costi per gestire la difesa delle mandrie e delle greggi dai lupi, continuano a presidiare con coraggio i territori, a mantenere la biodiversità nelle aree pascolive, a conservare conoscenze e tradizioni secolari da cui nascono prodotti che tutto il mondo ci invidia, e a garantire la bellezza del paesaggio contro degrado, frane e alluvioni.

La difficile situazione che gli imprenditori agricoli vivono,” evidenzia il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu, “non solo mette a rischio la sopravvivenza della pastorizia, ma compromette la possibilità che nelle nostre vallate permanga un tessuto sociale produttivo, con un danno rilevante per l’intera collettività.”

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