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Cronaca

Le segnalazioni di cani maltrattati non hanno mai seguito, la denuncia nel cuneese

“Oltre che una risposta sanzionatoria ovvero punitiva ed educativa quasi inesistente, i Sindaci ignorano completamente le proprie competenze in materia di controlli”

Gabriele Farina

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CUNEO – “Avevamo creato uno sportello chiamato “SOS ANIMALI CUNEO” per fornire la nostra assistenza alle segnalazioni dei cittadini e ci siamo resi conto che esiste un vuoto netto tra i segnalanti e le soluzioni, un muro che non permette di intervenire sempre secondo legge”.

E’ quanto denuncia Stop Animal Crimes Italia, che prosegue:

“A Dronero, Magliano Alpi, Peveragno, Cuneo, Villafalletto, Centallo, Monchiero ed altri Comuni, abbiamo segnalato alle Istituzioni preposte all’osservanza delle leggi sul benessere animale (Sindaci, ASL e Polizie Locali), negli ultimi due mesi cani detenuti a catena o in recinti fatiscenti, isolati dal contesto familiare e cucce precarie e l’esito dei sopralluoghi eseguiti è sempre lo stesso: prescrizioni; ovvero, in poche parole, consigli sulla messa a norme dei luoghi, senza alcuna sanzione o denuncia penale per maltrattamento animali o sequestro degli stessi”.

Continua la denuncia:

“Di fronte a cani ancora oggi considerati solamente oggetti da collocare, isolati e lontani dalla famiglia, ormai apatici, in recinti o legati a catena in prossimità dell’ingresso della proprietà per scoraggiare intrusi piuttosto che cani da caccia relegati tutto l’anno in strutture costruite in boschi e campagne, di fronte a centinaia di gatti abbandonati o malati di cui devono farsi carico i cittadini e Associazioni o di fronte a caprioli, rondoni o rapaci feriti o caduti dai nidi che devono essere condotti all’unico CRAS a Bernezzo o bovini detenuti tra i propri escrementi, le risposte delle Istituzioni non sono quelle che dovrebbero essere. Oltre che una risposta sanzionatoria ovvero punitiva ed educativa quasi inesistente, i Sindaci ignorano completamente le proprie competenze in materia di controlli poichè verosimilmente non vogliono onerarsi di altre spese, tenendo conto che il Sindaco è per legge locale e nazionale il responsabile degli animali sul territorio e deve provvedere alle loro cure e mantenimento, mediante convenzioni con canili e gattili, veterinari pubblici e privati, servizi di accalappio e di pronto soccorso. La conseguenza è catastrofica: maltrattamenti e abbandoni di animali diffusi ovunque nella “granda” dove manca altrettanto una risposta efficace e propositiva dell’animalismo locale, assorbito proprio dalla custodia di animali abbandonati o feriti”.

L’appello

“Il nostro appello è dunque rivolto agli enti locali a porre in essere servizi più incisivi e misure di prevenzione: iniziare a sanzionare con più determinazione gli illeciti più significativi iniziando dalla corretta custodia degli animali considerandoli esseri senzienti e non oggetti, compiere censimenti di cani e gatti e ravvisando il reato di maltrattamento animale in luogo delle prescrizioni, con particolare riguardo all’isolamento etologico del cane. Appello anche rivolto all’Autorità Giudiziaria e alle Forze dell’Ordine a considerare i reati a danno degli animali alla stressa stregua di altri, agendo anche d’iniziativa senza il parere – per nessuna legge vincolante – delle ASL veterinarie, che sono enti preventivi e non repressivi”.

“Nel frattempo continueremo a dar voce a segnalazioni (cell: 327.2526934) e interfacciarsi con le Istituzioni, denunciando i maltrattamenti, nella speranza di una risposta e interventi più persuasivi e facciamo un appello agli amanti degli animali a contattarci per accrescere la nostra attività di denuncia e sensibilizzazione”.

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