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La nuova Fiat 500 ibrida nasce a Mirafiori: primi esemplari in uscita dallo stabilimento torinese

A Mirafiori partono i primi esemplari della Fiat 500 Hybrid: il nuovo modello segna la ripresa per lo storico stabilimento torinese.

Gabriele Farina

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TORINO – Dallo storico impianto torinese di Mirafiori sono usciti i primi esemplari di preserie della nuova Fiat 500 Hybrid, che segna l’avvio concreto di una nuova fase produttiva per la fabbrica di corso Tazzoli. La piena produzione del modello, che fino a poco tempo fa era assemblato in Polonia, partirà ufficialmente a novembre, ma Stellantis ha già annunciato con orgoglio l’arrivo dei primi veicoli dalla linea di montaggio.

Una notizia che rappresenta una boccata d’ossigeno per Mirafiori, reduce da un 2024 complicato e caratterizzato da forti incertezze occupazionali. L’ibrida compatta del Lingotto arriva in un momento cruciale e potrebbe rilanciare la produzione dello stabilimento, anche se l’effettivo incremento sarà dettato dalla risposta del mercato.

«La 500 Hybrid offre elettrificazione accessibile e stile, dimostrando che la rilevanza sociale è al centro della missione del marchio», ha dichiarato Olivier Francois, responsabile marketing globale di Stellantis. «Con questo modello stiamo rafforzando la produzione di Mirafiori, così da garantire la produttività dell’impianto e soddisfare la domanda. Le nostre radici sono in Italia e non è un caso che le due Fiat più iconiche siano prodotte qui: la Panda a Pomigliano e la 500 a Mirafiori».

Un simbolo del made in Italy

La 500, non a caso, resta uno dei modelli simbolo del “made in Italy” automobilistico, con oltre il 70% della produzione destinata ai mercati esteri. L’arrivo della versione ibrida conferma l’intenzione di Fiat di mantenere salda la propria presenza industriale in Italia e a Torino, in particolare.

Resta un piccolo mistero sul nome ufficiale del nuovo modello: nel comunicato diffuso da Stellantis, si parla infatti di «500 Hybrid», senza alcun riferimento a Torino. Non è ancora chiaro se il richiamo alla città verrà inserito in seguito o se si opterà per una denominazione più neutra.

In ogni caso, l’uscita dei primi esemplari è un segnale positivo per il settore automotive torinese, che nei giorni scorsi è stato scosso dalla notizia della messa in vendita dello storico marchio Italdesign. Diverso, per ora, il destino di Maserati: Stellantis ha smentito qualsiasi ipotesi di cessione del brand.

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