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Marzia Verentino racconta il suo Ossessionati, un mistero sul lago tra amori che nascono e pappagalli che fuggono

L’intervista con Marzia Verentino

Gabriele Farina

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TORINO – Due donne, un uomo, un lago e un pappagallo. Sono i protagonisti di Ossessionati, il nuovo romanzo di Marzia Verentino, Il Passeggero Editore. Elisa deve finire di scrivere un libro e cercare di superare un trauma, così decide di isolarsi in uno chalet che si affaccia sul lago. Ad affittarglielo è Isabel, figlia di una ricca famiglia locale. Tra le due donne sembra nascere subito un sentimento di simpatia reciproca.

Poi però compare Riccardo, il fratello di Isabel, burbero montanaro che si rivela presto a sua volta affascinato da Elisa, che sembra ricambiare il sentimento. Nasce così un rapporto particolare tra i tre protagonisti ed il resto della famiglia proprietaria di quelle terre.

Il soggiorno potenzialmente sereno (e sessualmente coinvolgente) di Elisa deve però fare i conti con un passato problematico, suo e della famiglia con cui entra in contatto. Scopriremo segreti che devono essere nascosti, mentre la pappagallina Polly va alla scoperta dei boschi.

L’intervista con Marzia Verentino

Un lago, due donne, un uomo e un pappagallo. Come nasce questa storia?

La storia di ” Ossessionati” nasce dall’esigenza di continuare a scrivere dopo la pubblicazione del mio primo romanzo. All’inizio non sapevo esattamente cosa avrei scritto, sono partita dall’idea che due persone si dovevano incontrare e dovevano provare a farsi del bene nonostante i reciproci problemi. Dopodiché la storia è uscita di getto, tant’è che l’ho scritta durante i mesi d’estate del 2023. Il titolo è stata l’ultima cosa che ho scelto, dopo aver capito che le ossessioni erano diventate il file rouge della trama.

Elisa è una donna con un passato da risolvere che cerca di isolarsi per ritrovarsi e finire il suo libro. Che personaggio è?

Elisa è una donna che non si sente più all’altezza di niente. Una serie di fatti la allontanano dalla sua famiglia, dopo aver vissuto per anni ancorata ad una realtà che era la sua comfort zone. Comincia a mancarle la terra sotto i piedi, si deve rimettere in gioco e questo implica sentirsi costantemente giudicata. Elisa sa che deve riprendere in mano la sua vita, personale e lavorativa; combatte per recuperare alcuni rapporti affettivi e per cercare di portare a termine la consegna di un libro di cui è in ritardo. Ma non è facile. Ad un certo punto, la soluzione migliore le sembra affittare uno chalet in un posto isolato, per riconnettersi con se stessa.

Poi abbiamo Isabel e Riccardo, sorella e fratello forse ancora più misteriosi della protagonista. Qual è il rapporto tra di loro?

I due fratelli sono molto uniti, si percepisce dai discorsi che fanno, dall’ironia con cui si prendono in giro e soprattutto nel fatto che combattono una crociata comune verso il terzo fratello. Isabel è una ragazza iperattiva, molto concentrata su se stessa, Riccardo, al contrario, è un uomo schivo che ha serie difficoltà a relazionarsi con le persone. La loro è una famiglia complessa,con un passato irrisolto. Quando arriva Elisa, succede qualcosa, forse qualcosa che doveva succedere da tempo.

Il racconto è potenzialmente un romance che va ad incastrarsi col mistero e con un passato non raccontato. Su quali aspetti della tua storia hai voluto puntare l’attenzione?

Quando scrivo cerco di far affezionare il lettore ad alcuni personaggi e di creare delle location evocative per poi incastrare la trama vera e propria. Di questa storia mi interessava tenere sotto il focus le ossessioni della gente, le insofferenze umane, che se trascurate, non riconosciute presentano il conto, anche se stai vivendo una bella storia d’amore. Il mistero che aleggia intorno al tutto mi aiuta a tenere incollato il lettore. Un po’ di sana suspence, non fa mai male in un libro.

La parte del thriller è invece solo accennata e subito risolta. Non ti interessava scrivere un vero e proprio giallo?

Questo libro non nasce come un thriller vero e proprio. Voleva essere un’altra cosa. Si è trasformato mentre scrivevo, perché nel frattempo una situazione personale mi stava rendendo l’estate faticosa a livello emotivo. Evidentemente i miei stati d’animo cupi si sono riversati tra le pagine di questo romanzo. Mi è piaciuta così tanto questa evoluzione che ho riadattato la trama introducendo tecnicismi del thriller come possono essere i colpi di scena, la tensione e la violenza. I lettori stanno gradendo; possiamo dire che è un ibrido che fa il suo lavoro.
Il mio prossimo libro è un giallo, in cerca di editore.

E cosa ci dici della pappagallina Polly?

Mi piace utilizzare gli animali nelle mie storie, perché anche se non siamo abituati a vivere con quelli domestici in casa in realtà la nostra vita viaggia parallela a un sacco di animali che ci circondano durante la giornata. Interagiamo con loro anche senza accorgercene e dunque mi sembra normale raccontarli nei libri. I pappagalli mi hanno sempre affascinato, sono creature antiche, intelligenti e poi “parlano” e questo li rende strani. Mi sembrava l’animale adatto per una storia come questa, un po’ fuori dagli schemi, un po’ creepy.

Tutto si svolge in riva ad un lago, al confine col bosco. Un luogo ideale per ambientare un racconto che comunque nasconde tensione e mistero?

Nella mia testa il bosco, con i suoi silenzi interrotti solitamente da misteriosi versi di animali , richiama uno stato emotivo di inquietudine. Non sai mai se puoi rilassarti completamente. Se poi al bosco ci aggiungi uno specchio d’acqua che ovatta i rumori e un po’ di nebbia che nasconde chissà cosa, il gioco è fatto. Le location isolate e la natura selvaggia sono un topico dei thriller.

Chiudo con una domanda che non faccio più da tanto tempo. Immagina una trasposizione cinematografica del romanzo. Quali attori e attrici ti piacerebbe interpretassero i tuoi personaggi? (non abbiamo limiti di budget)

Che bella domanda!
Ultimamente gli attori svedesi mi piacciono molto, quindi per Riccardo direi uno dei fratelli Skarsgard.
Per Elisa, Sabrina Impacciatore.
Per Isabel non ho dubbi, Ilenia Pastorelli con la parrucca bionda.
Un cast strano, ma funzionerebbe!

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